Abruzzo

Il sax di Jan Garbarek nell'anfiteatro di Alba Fucens

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(ANSA) – MASSA D’ALBE, 07 APR – Il leggendario sassofonista
norvegese Jan Garbarek, tra i protagonisti negli ultimi 50 anni
di storia del jazz europeo, suonerà nell’anfiteatro romano di
Alba Fucens (in provincia dell’Aquila) il 31 luglio alle 21.15.
   
Ad accompagnarlo ci saranno compagni di lunga data come il
pianista e tastierista tedesco Rainer Brüninghaus e il bassista
brasiliano Yuri Daniel, ma anche un ospite d’eccezione, il
percussionista indiano Trilok Gurtu. Garbarek è il terzo ospite
annunciato di Festiv’Alba, la kermesse che ospiterà anche la
Premiata Forneria Marconi (martedì 1 agosto) e Mannarino
(domenica 6 agosto) sempre nell’anfiteatro.
   
“La voce umana è il mio ideale”, dice Jan Garbarek, ed è
altamente improbabile che un sassofonista si avvicini così tanto
alla realizzazione di quell’ideale come questo musicista
norvegese. È il contrasto tra gli elementi simili a canzoni e
poetici, la semplicità e l’intensità delle improvvisazioni
libere con altri musicisti, che definisce in modo unico il suono
di Jan Gabarek. I musicisti che lo accompagnano, contribuiscono
ciascuno a modo suo: al pianoforte, Rainer Brüninghaus, che lo
accompagna ormai da anni, Trilok Gurtu, un estatico mago su vari
strumenti a percussione proveniente dall’India e il brasiliano
Yuri Daniel al basso. Garbarek è indubbiamente un viaggiatore
del mondo musicale, che ha respirato i venti di tutti i suoni
che si sono fatti strada in tutti questi anni.
   
Innumerevoli musicisti sono stati influenzati dal suono di
questo sassofonista. Invece che adagiarsi su questo, e al
contrario della sua “auto-dichiarata pigrizia”, Jan Garbarek
all’età di 76 anni si batte ancora per avere esperienze musicali
nuove e sempre migliori, preferibilmente “live” in concerto:
“Cerco solo di suonare ciò che io stesso vorrei ascoltare –
sottolinea -. Mettiamola così: io non sono Elvis Presley. Non
posso prevedere o anticipare ciò che prova l’ascoltatore. Ma
quando i musicisti sentono che sono dentro al ritmo, è un
incantevole momento di pura felicità. Quella sensazione è
assoluta euforia”. (ANSA).
   


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