il nostro sogno rimane un Parco Nazionale e il riconoscimento UNESCO per l’intero fiume
La riqualificazione del Tevere entra in una fase cruciale, con interventi che promettono di restituire al fiume il ruolo centrale che merita. Il 21 marzo, è stato inaugurato il nuovo parco del Lungotevere delle Navi, situato in zona Flaminio, uno dei 5 nuovi parchi d’affaccio previsti sul fiume. Progetto finanziato con 800 mila euro con l’obiettivo di riqualificare un’area di forte impatto naturalistico, posizionata nel centro della città, tra Ponte Risorgimento e Ponte Matteotti.
Intanto la Regione Lazio ha concluso recentemente, in tempi record, i lavori di ripristino delle infrastrutture idrauliche a protezione dell’Isola Tiberina e prevede un investimento di 41 milioni di Euro sul Tevere, sottolineando che “non esiste Roma senza il suo fiume”.
Ecoitaliasolidale, tuttavia, prosegue con una visione ancora più ambiziosa: l’istituzione di un Parco Nazionale che protegga l’intero corso del Tevere e il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità UNESCO per il fiume. La nostra proposta, infatti, non riguarda solo la competenza tra Comune e Regione, che lascia il tempo che trova per i cittadini, ma una visione concreta e condivisa: l’unica vera soluzione per il futuro del fiume è l’istituzione del Parco Nazionale.
“Il Tevere non è solo una risorsa naturale, ma un simbolo della nostra identità culturale e storica. Serve una visione di largo respiro per valorizzarlo pienamente,” afferma Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale di Ecoitaliasolidale.
La proposta prevede la creazione di un Parco Nazionale di 80.000 ettari, che coinvolga quattro regioni, otto province e 82 comuni, includendo anche l’Aniene e i suoi affluenti. Un’area che, se realizzata, diventerebbe il sesto parco nazionale italiano per estensione, con l’obiettivo di tutelare la biodiversità e promuovere uno sviluppo sostenibile.
Da tempo sosteniamo come con il Giubileo 2025 il Parco Nazionale del Tevere rappresenterebbe un simbolo concreto dei principi dell’Enciclica Laudato Si’, coniugando spiritualità, tutela ambientale e valorizzazione turistica.”
Ecoitaliasolidale rilancia anche la proposta della navigabilità sostenibile del fiume, attraverso l’utilizzo di battelli elettrici o ibridi lungo il tratto urbano, da Fiumicino a Castel Giubileo.
“Un servizio di traghetti elettrici potrebbe trasportare 900 passeggeri al giorno lungo un percorso di 60 km, risparmiando 6,48 tonnellate di CO2 rispetto all’uso delle automobili,” spiega il Prof. Fabio Rosati, Vice Presidente di Ecoitaliasolidale e Presidente del Centro Studi sulla Mobilità. Questa iniziativa non solo migliorerebbe la mobilità turistica, ma rappresenterebbe anche una valida alternativa sostenibile al traffico cittadino.

Oltre all’aspetto ambientale, Ecoitaliasolidale intende puntare sulla valorizzazione culturale del Tevere. Tra le idee più significative, spicca la creazione di un “Museo del Tevere” nelle aree di archeologia industriale oggi abbandonate nella zona Marconi-Ostiense. Il progetto prevede uno spazio interattivo dedicato alla storia, alla cultura e all’archeologia legate al fiume, con un approccio innovativo pensato per attrarre visitatori di ogni età.
Ispirandosi a grandi fiumi europei come la Senna e il Danubio, Ecoitaliasolidale chiede che l’intero corso del Tevere venga riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il Tevere attraversa il cuore di Roma, già patrimonio UNESCO, e include siti unici come la Foresta fossile di Dunarobba. Questo riconoscimento rafforzerebbe il ruolo di Roma come Capitale della sostenibilità e del dialogo culturale.
“La riqualificazione del Tevere non è solo un progetto ambientale, ma una visione per il futuro della Capitale e del suo territorio. Il nostro obiettivo è chiaro: trasformare il Tevere in un simbolo di rinascita, sostenibilità e identità culturale per Roma e per l’Italia intera,” concludono Benvenuti e Rosati.
Sostieni Abitarearoma è importante! ↙
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.
Source link