Lazio

il Municipio IX chiede regole certe

Dieci giorni di chiusura e i sigilli apposti dalla polizia al “Fiesta”, noto locale all’aperto di via delle Tre Fontane, hanno riportato d’attualità un tema che in molti quartieri romani si trascina da anni: la sicurezza nei luoghi della movida.

Il provvedimento è scattato il 12 giugno su ordine del Questore, dopo una lunga serie di episodi violenti all’interno e nelle adiacenze del locale.

Risse, rapine, accoltellamenti: una vera escalation, resa ancora più preoccupante dal fatto che – secondo quanto emerso – molti episodi non sarebbero mai stati segnalati né dai gestori né dagli addetti alla sicurezza. Un silenzio che pesa come una condanna.

Ma “Fiesta” non è un caso isolato. A maggio scorso, anche il “Room 26” – altro punto di riferimento delle notti romane all’Eur – era finito sotto la lente delle autorità, con una chiusura di 15 giorni dopo una sequenza di aggressioni e scontri. “A pagare siamo sempre noi, non chi si comporta così”, avevano protestato dalla direzione.

La sensazione diffusa è che mancano regole chiare e un modello condiviso che aiuti a distinguere chi lavora con professionalità e nel rispetto delle leggi da chi, invece, preferisce chiudere un occhio – o entrambi – di fronte alla violenza.

Una richiesta condivisa anche dalle istituzioni. “Serve un modello chiaro e misurabile di responsabilità”, ha dichiarato Augusto Gregori, vicepresidente del IX Municipio, commentando la chiusura del Fiesta.

Durante un incontro con il Questore all’Hilton, Gregori ha rilanciato la necessità di “una movida viva, sicura, ma anche trasparente e sorvegliata”. Stop, dunque, alle chiusure a singhiozzo e avanti con una strategia duratura.

E proprio su questo punto sembra aprirsi uno spiraglio. I gestori dei locali, infatti, hanno avanzato una proposta concreta: controlli più severi all’ingresso con documenti, videosorveglianza interna ed esterna, illuminazione nei pressi dei locali, presenza di ambulanze e operatori formati per gestire i conflitti.

Tra le proposte più discusse, anche il daspo urbano per i violenti – un provvedimento amministrativo che potrebbe allontanare, anche per mesi, chi crea problemi.

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