il disegnatore Disney Nicola Sammarco
Un berretto blu e un ciuffo di capelli che sbuca disordinato da sotto. Occhioni e tanta determinazione. È il giovane pescatore Nicopò, che insieme ai suoi amici ha l’arduo compito di salvare l’isola dei due Mari dai Plasticotti, creature dispettose che infestano le acque. Una missione davvero speciale quella del protagonista della nuova serie animata pensata e realizzata da Nicola Sammarco, una piccola idea che si è trasformata in un grande sogno. Dal suo irrefrenabile vezzo creativo, coltivato nel micromondo della città vecchia di Taranto a ridosso del Mar Piccolo, ha preso forma il fantastico progetto.
Nicola, classe 1992, inizia a disegnare sin da bambino assieme al padre che ama dipingere: si approccia al disegno proprio condividendo tempo e passione con la figura paterna. L’attività del disegno s’intensifica durante le scuole dell’obbligo tanto da considerare, e scegliere, un indirizzo artistico al liceo. Ipotizza possa essere, questa, la strada migliore per alimentare attitudini e vocazione. Difatti Nicola si concentra su fumettistica e cartoon, sogna a occhi aperti la bellezza di poter creare per Walt Disney, volare in California e lavorare per i grandi studios. Non per i parchi a tema, ma per chi idea e produce cartoni animati e fumetti, quindi quei prodotti di intrattenimento tanto amati in ogni angolo del mondo. Valuta l’accademia Disney di Milano, scuola di formazione gratuita fondata negli anni Sessanta dallo stesso produttore cinematografico americano, la prima aperta al di fuori degli Stati Uniti. Tuttavia, nel mentre si diploma l’accademia chiude i battenti. Si iscrive così alla Nemo di Firenze, un’accademia privata di cinema d’animazione. Sebbene i pochi soldi in casa, condizione aggravata dall’invalidità del padre, è per via di un cospicuo gruzzolo risparmiato dalla madre che riesce a immatricolarsi alla scuola fiorentina. Per circa un anno e mezzo segue le lezioni con grande entusiasmo, nel capoluogo toscano non completa però il ciclo triennale di studio: come nelle più classiche narrazioni, il protagonista incontra nuovi ostacoli lungo il percorso. I sogni, di pari passo, si scontrano con le avversità della vita. Sostenere le spese accademiche e vivere in una delle città più care d’Italia diventa troppo oneroso, una spesa non più sostenibile e Nicola torna a Taranto dove continua a studiare da autodidatta.
La fortuna gli fissa un incontro con un disegnatore che apprezza in maniera particolare i fumetti di Nicola e lo esorta a inviarli a Roberto Santillo, direttore della sezione Disney Italia. Anche questi si complimenta, apprezza l’arte del giovane, conserva il suo portfolio. Lo ricontatta dopo una settimana: un nuovo magazine in produzione è l’occasione per dimostrare il suo valore. La richiesta di un test su Trilli di Peter Pan, nonché il layout di regia della pagina di fumetto, rappresenta l’atteso appuntamento con la vita, il treno da non lasciarsi scappare. Ed è quello che Nicola fa: la mano traccia linee con profonda dedizione, il pass necessario per iniziare a lavorare nella Disney.
Il sogno è adesso realtà. Come layout artist, prima, e come disegnatore, dopo, Nicola stringe un rapporto lavorativo con il colosso americano. Nel 2014 prende un volo per Burbank (California) dove lavora alla produzione di “Alla ricerca di Dory” targata Pixar. Dall’Universal Studios di Hollywood apprezzano molto i suoi storyboard e gli propongono un nuovo progetto in collaborazione con la succursale della Illumination Studios Paris: è assunto quindi per la realizzazione del primo film d’animazione, “Il Grinch”, al quale seguono “Klaus”, “The Inventor”, “Sneaks” e altri cortometraggi per Funko pop.
Gira il mondo e conosce differenti culture: vola dall’Italia all’America passando per la Francia, vive la Spagna, completa la tournée in Inghilterra. A fine 2019 torna in madrepatria, nella sua Taranto, dove fonda una società di produzione cinematografica grazie al sostegno dell’amico e primo finanziatore Paolo Rusciano: è il 2020 quando nasce la “NASSE Animation Studio”. E con essa l’ambizioso progetto “Nicopò”, una serie animata per bambini che ha l’obiettivo di sensibilizzare in modo semplice e divertente su tematiche complesse come la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. Difatti è la prima serie green al mondo che affronta questioni cruciali e di stretta attualità e lo fa attraverso gli stessi rifiuti che rivestono ruoli da protagonisti e costruiscono il fil rouge del cartone animato. Tuttavia, la genesi non va ricercata nei problemi irrisolti che albergano in una piazza corrosa da alveari fumosi come Taranto, città natale e di residenza di Sammarco, ma nell’importanza universale dell’ecologia che l’ideatore nutre.
Non soltanto uno strumento educativo e un canale di sensibilizzazione. Il progetto ha anche una funzione pedagogica, si poggia cioè sull’idea di non relegare per ore e ore il bambino allo schermo ma di sollecitarlo a un’azione attiva. Per quanto illogico e di controtendenza rispetto alle regole della piattaforma e del principio dei grandi numeri (il business passa pur sempre dalla visualizzazioni), l’invito è quello di sviluppare le attività che il cartone suggerisce siano queste artistiche, di riciclo creativo, di apprendimento e categorizzazione dei materiali o di altra natura.
Un trailer di trenta secondi per ricercare finanziamenti importanti sul territorio italiano. Le dinamiche però sono ben differenti dal contesto americano. Poca meritocrazia, soldi neanche l’ombra. In Italia nessuno è disposto a investire nel progetto di Nicola Sammarco. Non in Puglia, la nuova California, dove il disegnatore riscopre generosità e trova con sorpresa qualcuno disposto a sostenere la causa e finanziare il progetto. Nicopò così prende peso e forma. Dieci gli episodi già pubblicati su YouTube Kids, ogni martedì. Con la stessa cadenza settimanale seguiranno ulteriori contenuti extra, negli anni prossimi eventualmente altre sedici puntate (la serie nel totale ne monta ventisei). Ma il futuro di Nicola e della sua “NASSE Animation Studio” guardano a orizzonti proibiti e auspicano a grandi cose: in cantiere ci sono già altri progetti in sviluppo di cui un film d’animazione, una nuova serie e tanti fantastici contenuti di intrattenimento.