Emilia Romagna

Teatro Comunale, Elisabetta Riva al timone. Del Pozzo: “Cambio di passo”




“Elisabetta Riva è la figura giusta per raccogliere la sfida che attende il Teatro Comunale, siamo dentro i tempi dei lavori e del cantiere. Sovrintendenza permettendo, speriamo che i Bentivoglio ci assistano”. A dirlo è Daniele Del Pozzo, assessore alla Cultura del Comune, ospite del Salotto di Patrizia Finucci Gallo a Palazzo Boncompagni. Un ruolo che non avrebbe accettato “se il sindaco Lepore non mi avesse dato il portafoglio”, dice. 

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Dopo il saluto a Fulvio Macciardi, sarà Riva a traghettare l’istituzione dalla sede temporanea in Fiera verso la storica sede di piazza Verdi, dopo un restyling radicale. La nuova sovrintendente si è ufficialmente insediata nel pomeriggio, nel corso di una riunione della Fondazione del Teatro Comunale alla quale hanno preso parte il sindaco e presidente della Fondazione, Matteo Lepore, insieme ai consiglieri Raffaela Bruni, Marco Checchi, Rita Ghedini, Gianluigi Magri e Marzia Zambelli oltre ai revisori dei conti Cristiana Rondoni, Marcello Bessone e Gian Luca Galletti.

“Il Teatro è sotto profonda ristrutturazione – chiarisce De Pozzo – è stato rifatto il sistema circolatorio dell’aria, l’impianto di riscaldamento e quello idraulico, messo in sicurezza, fatti gli ascensori: Riva avrà molto da fare, dal trasloco alle interlocuzioni con le maestranze”. Una sfida complessa, a cui si somma il confronto con i sindacati e un settore culturale segnato da recenti assemblee e proteste nei musei e nelle biblioteche.

Al fianco di Elisabetta Riva ci sarà il rappresentante di un gruppo di soci privati (composto da BolognaFiere, Gruppo Hera, Pelliconi) Marco Checchi, nel ruolo di vicepresidente della Fondazione. Per quanto riguarda il nodo compensi, quello di Riva sarà sostanzialmente uguale a quello spettato come sovrintendente al suo precedessore, Fulvio Macciardi, che però a differenza di Riva era anche direttore artistico e quindi percepiva una retribuzione aggiuntiva. 

Museo Civici e nuove nomine: cosa cambia in città

A giugno Eva Degl’Innocenti lascerà l’incarico di dirigente del Settore Musei Civici per motivi personali. Del Pozzo si dice dispiaciuto, ma conferma che è in corso una valutazione con il sindaco Lepore per individuare una nuova figura interna nel più breve tempo possibile.

Non si sbilancia sulla successione a Valter Malosti alla guida della Fondazione ERT, ma annuncia che, dopo 54 candidature, si è entrati nella fase istruttoria e l’obiettivo è arrivare alla nomina entro fine giugno. Tra i nomi in circolazione, torna con insistenza quello di Elena Di Gioia, già delegata alla cultura e ora possibile direttrice dell’Arena del Sole.

Bologna Estate e personale culturale: il bilancio dell’assessore

Intensa anche la stagione estiva: “Bologna Estate è lunghissima, serviranno ricostituenti per affrontarla”, scherza Del Pozzo, che anticipa però cambiamenti per il 2026: “Avevo bisogno di osservare il sistema e gli operatori, ora possiamo impostare un nuovo approccio”.

Sulle tensioni interne al comparto cultura, l’assessore è chiaro: “È legittimo protestare. Il modello bolognese vede la cultura come bene pubblico, da finanziare con fondi pubblici. Nonostante Garisenda, alluvioni e tagli governativi, il budget non è stato toccato. Ma serve più personale”.

Infine, in chiusura d’incontro, non si nega a chi dal pubblico chiede un confronto diretto e condivide la sua email: “Ora non ho più un’agenda mia – scherza – sono nelle mani delle mie segretarie”.

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