Il digiuno e l’importanza di rispettare i tempi del nostro corpo. L’endocrinologa Annamaria Colao: «L’ideale è è concentrare al mattino l’assunzione delle calorie quotidiane»
Questo articolo è pubblicato sul numero 43 di Vanity Fair in edicola fino al 21 ottobre 2025.
Scegliere «quando» mangiare ha un forte impatto sul benessere. Specialmente se si affianca alla pratica del digiuno, che amplia la prospettiva verso una cura di sé più consapevole. Sono approcci molto antichi, già presenti ai tempi di Seneca, che suggeriva un’alimentazione semplice e misurata, e nel Medioevo fra i medici andalusi, che proponevano due o tre pasti al giorno, con intervalli di 6-12 ore. Buone pratiche che la scienza odierna avvalora, spiegandone meccanismi, effetti e vantaggi per la salute. «Non abbiamo inventato nulla, abbiamo solo dato la spiegazione molecolare», dice Annamaria Colao, docente ordinaria di Endocrinologia e malattie del metabolismo dell’Università Federico II di Napoli e autrice del saggio Il digiuno su misura, per chi «vuole capire se, nel suo caso specifico, può funzionare o meno». Un digiuno inteso però non come assoluta astinenza dal cibo, ma come «restrizione calorica nel rispetto dei tempi dell’organismo».
Perché è importante «rispettare i tempi»?
«Perché mettere in pausa per un po’ il tratto digestivo fa sì che i nutrienti assunti vengano correttamente assorbiti e utilizzati».
Quali effetti ha questa «pausa»?
«Aiuta l’organismo a liberarsi dalle scorie e a rigenerarsi. E il sistema immunitario a ripulirsi dai danni che arrivano da cibo, sedentarietà, farmaci, inquinamento, fumo, alcol. Ogni giorno le cellule svolgono varie funzioni, dopo si degradano, diventano scorie. Pause parziali ogni 2, 3 o 6 mesi – a seconda dell’età e delle condizioni – permettono di eliminarle e sviluppare cellule giovani che si prendono cura del funzionamento dei nostri organi».
Quando mangiare allora?
«L’ideale è assumere tra il 70 e l’80% dell’introito quotidiano al mattino, per avere il tempo di elaborare tutto. A metà giornata, aggiungere poi una piccola integrazione con proteine e carboidrati, soprattutto se si ha una vita molto attiva. Se si sta alla scrivania tutto il giorno, la sera non sarà necessario altro cibo, considerato che si va a dormire».
Fondamentale, quindi, la colazione.
«È il pasto più importante della giornata. Saltarla sarebbe un po’ come dire: “Metto in moto la macchina con il serbatoio vuoto e faccio benzina la sera quando la riporto in garage”».
Si dimagrisce?
«Le tecniche di digiuno non sono pensate per chi deve perdere peso. Per farlo ci sono strategie con esercizio fisico e terapie specifiche. Certi schemi si possono utilizzare all’interno di un percorso per il dimagrimento, ma sempre con un nutrizionista o un medico e in un’ottica di personalizzazione».
Come comporre una dieta corretta?
«Scegliendo sempre alimenti di alta qualità e rispettando le percentuali di macro e micronutrienti suggerite dalle Società di nutrizione o dall’Oms. Ovviamente, bisogna eliminare cibi ultra processati o industriali, snack, bevande zuccherate, superalcolici e altro junk food».
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