Economia

Gli italiani al lavoro per 32,9 anni. Le donne quasi nove in meno degli uomini


MILANO – Quando compie quindici anni, un italiano sa che in media avrà davanti a sé quasi 33 anni di fatica quotidiana (32,9 per la precisione) o di tentativi di cercare lvoro. Un dato inferiore alla media dell’Unione europea, che è di 36,9 anni, e che mette il Belpaese davanti alla sola Romania.

E’ quanto emerge dalle tabelle Eurostat sul 2023 basate sulla stima del numero di anni in cui una persona, attualmente di 15 anni, dovrebbe essere nella forza lavoro (che però significa che può essere occupata tanto quanto disoccupata) nel corso della sua vita.

C’è una importante precisazione, però, da fare riguardo al dato italiano. E riguarda in particolare le donne che abbassano sensibilmente la nostra media.

L’Eurostat infatti osserva differenze di genere nella vita lavorativa media in tutti i Paesi. Però, come in molti altri ambiti, ci sono forti gradazioni e in linea di massima sono i Paesi del Nord Europa ad avere un gender gap inferiore alle media europea (4,3 anni). In Lituania ed Estonia c’è addirittura un gender gap negativo (le donne lavorano 1,3 e 0,8 anni in più degli uomini, rispettivamente). In Lettonia e Finlandia c’è di fatto un pareggio (0,1 anni per gli uomini). Mentre in Italia il gap è maggiore (8,9 anni) davanti alla Romania, poi Grecia e Malta che oscillano intorno ai sette anni.

In Italia, nonostante l’allungamento di sette anni che è andato in atto dal 2000 in avanti, le donne sono destinate a lavorare “solo” 28,3 anni, valore minore registrato dalle statistiche continentali, sotto i 28,5 anni della Romania, poi c’è la Grecia a 30,6 anni e quindi Croazia, Belgio, Polonia, Bulgaria e Lussemburgo che restano tutte sotto i 34 anni. In Svezia, Paesi Bassi, Estonia, Finlandia, Danimarca, Lituania e Portogallo le donne lavorano più di 38 anni.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »