Giustizia, Europa e lo stop a Salvini: Antonio Tajani a Palermo traccia la rotta di Forza Italia: «Obiettivo 20%»
Antonio Tajani, il leader di Forza Italia e Ministro degli esteri è stato a Palermo per il convegno «La riforma della giustizia di Forza Italia», promosso dai gruppi parlamentari di Camera e Senato del partito e in collaborazione con la delegazione italiana nel gruppo Ppe al Parlamento europeo. E Tajani ha messo a fuoco diversi temi che riguardano il governo e la sua politica interna ed estera.
La riforma della giustizia
«Con l’Anm c’è un confronto, noi siamo pronti a discutere con tutti, non siamo contro a nessuno, vedremo il da farsi. Noi ascoltiamo ma andiamo avanti perché tocca al potere legislativo dopo aver ascoltato decidere. Noi andremo avanti con la riforma della giustizia – ha detto il vicepremier -. Sulla giustizia abbiamo un impegno preso con gli elettori i quali ci hanno dato un consenso per fare le riforme. Tra queste la più importante è quella sulla giustizia. Stiamo andando avanti, andremo avanti speditamente, senza perdere tempo. «La riforma della giustizia – prosegue – è per i cittadini, non è contro nessuno, anzi è destinata a esaltare il ruolo dei magistrati, a depoliticizzare, e i cui benefici saranno tutti a favore dei nostri concittadini. Siamo intervenuti sulle intercettazioni, ridisegnando un sistema e un modo di amministrare la giustizia che sia sempre legato a principi garantisti».
Lo stop a Salvini
«La politica estera la fa il presidente del consiglio e il ministro degli Esteri. Il resto sono iniziative legittime personali. Sono queste le posizioni ufficiali del governo» ha poi aggiunto Tajani. «Poi – aggiunge il ministro, riferendosi alla telefonata tra il leader della Lega Matteo Salvini e il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance – è legittimo se un ministro vuole parlare con esponenti di amministrazioni di vari Paesi. Però, ripeto, la linea politica per l’estero la dà il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri».
L’orizzonte Europa
«Chi dice che bisogna essere svincolati dall’Europa, anche per quanto riguarda la difesa, dice una solenne sciocchezza. Chi dice questo non conosce la realtà e non ha a cuore la sicurezza dei cittadini italiani. Noi senza l’Europa e senza la Nato non possiamo garantire sicurezza a 60 milioni di cittadini italiani» ha detto Tajani. «Sulla questione europea non cediamo di un millimetro, noi siamo distinti e distanti dai populisti anti europeisti. Forza Italia è un partito europeista. Se il governo italiano fosse un governo anti europeista noi non saremmo stati nemmeno un minuto in più al governo. L’Europa per noi rappresenta una stella polare, è quello che ha sempre detto anche Berlusconi. L’Europa – prosegue – grazie a von der Leyen, ci sta aiutando molto, anche in merito al tema dell’immigrazione illegale. Quando si parla di Europa, bisogna non parlare a vanvera».
Forza Italia e il 20% alle Politiche
«Ci davano per spacciati. Erano convinti che ci saremmo sciolti come neve al sole, dopo la morte di Berlusconi. E’ successo il contrario, perché Berlusconi aveva infuso in ciascuno di noi la voglia di combattere e di difendere la libertà. Per questo noi siamo risorti, stiamo avendo e avremmo sempre di più un ruolo non solo nel governo ma anche nell’intero paese. E’ difficile arrivare al 20% alle elezioni politiche ma ci si può arrivare» ha analizzato il vicepremier. «Noi abbiamo il coraggio delle nostre idee – prosegue – non pieghiamo la testa. Il coraggio è la virtù dei forti». «Forza Italia è un partito in salute. All’Ars siamo il primo gruppo, alle europee abbiamo regalato a Tajani, sostegno, amicizia e affetto. Abbiamo regalato a lui il 23%, facendo un grandissimo lavoro di squadra e dimostrando di essere un grande partito credibile» ha invece sottolineato il presidente della Regione Siciliana. «Abbiamo degli alleati leali – prosegue .- nell’azione di governo regionale li reputo leali».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA