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Giorgio Armani compie 91 anni, il ringraziamento al pubblico dopo il ricovero

Un messaggio breve, elegante, carico di emozione e gratitudine. Nel giorno del suo novantunesimo compleanno, Giorgio Armani sceglie di rompere il silenzio della sua convalescenza non per parlare di sé, ma per ringraziare. Con una lettera pubblicata sui suoi canali social di prima mattina, lo stilista ha voluto abbracciare virtualmente tutti coloro che gli sono stati vicino nelle ultime, delicate settimane, segnate dalla sua assenza dalle passerelle.

“In queste ultime settimane ho sentito forte l’abbraccio di chi mi ha pensato“, scrive Armani nel suo messaggio. Un ringraziamento corale, che si estende “alla vicinanza di familiari, collaboratori e dipendenti, all’affetto della stampa sui giornali e in televisione, al calore delle persone sui social o attraverso messaggi personali”. Come è noto, infatti, “Re Giorgio” non ha presenziato alle recenti sfilate della Settimana della Moda maschile di Milano, né all’appuntamento con l’Alta Moda di Parigi, a causa di un periodo di convalescenza seguito a un ricovero in ospedale per accertamenti. Un’assenza storica, che aveva generato apprensione e un’ondata di affetto da parte di tutto il mondo della moda e non solo.

Nel suo messaggio di compleanno, lo stilista ammette la difficoltà di quel momento, rivelando il suo unico, vero rammarico: quello di non aver potuto condividere il frutto del suo lavoro con il pubblico, come fa da decenni. “Nel giorno del mio novantunesimo compleanno, desidero ringraziare tutti voi per la vicinanza che mi avete dimostrato. Non è stato facile per me non sentire il vostro applauso in diretta“, ha confessato. Ma il suo sguardo, come sempre, è rivolto al futuro. La lettera si chiude infatti con una promessa che suona come un appuntamento imperdibile per il fashion system: “Grazie di cuore, ci rivediamo a settembre”. Un chiaro riferimento alle sfilate della moda donna, dove il Re della moda italiana è pronto a tornare al suo posto, al centro della sua passerella, per raccogliere quell’applauso che tanto gli è mancato.


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