Gasolio agricolo sversato in un fosso di un campo coltivato. Le operazioni di bonifica
Un episodio di abbandono di liquidi considerati inquinanti è stato scoperto da Arpat. I tecnici hanno compiuto il sopralluogo l’8 gennaio scorso nei pressi della strada comunale di via Sodacci in località Vitiano, alla periferia di Arezzo. Qui hanno trovato una sostanza liquida costituita prevalentemente da gasolio agricolo sversato in un tratto di circa 100 metri di un fosso campestre che costeggia dei campi coltivati di proprietà privata. L’Arpat ha subito dopo informato con una nota scritta il comune di Arezzo avvisando della violazione del divieto d’immissione di rifiuti nelle acque superficiali e sotterranee.
Cause e responsabili del fatto non sono stati individuati, ma sono stati subito attivati i vigili del fuoco del comando di Arezzo che hanno predisposto dispositivi assorbenti a monte e a valle della presenza dell’inquinante ed è stato effettuato un campionamento per la determinazione dei parametri idrocarburi e grassi/oli di origine vegetale/animale.
L’amministrazione ha ritenuto necessario procedere con urgenza, “stante il pericolo per l’ambiente e l’assenza di indicazioni circa la responsabilità dell’illecito” si legge nella nota “per limitare l’ulteriore contaminazione del suolo e delle acque, attraverso una tempestiva aspirazione del liquido ancora presente nel fossato ed effettuando a titolo precauzionale il suo smaltimento direttamente come rifiuto pericoloso, ritenendo che tale procedura possa costituire il metodo più veloce, sicuro ed efficace”.
L’amministrazione si è anche carico di coprire le spese che recupererà se le indagini delle autorità competenti porteranno a scoprire chi sia il responsabile dell’abbandono di questi rifiuti.
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