Trentino Alto Adige/Suedtirol

Fuoco incrociato sul Comune per l’albero di Natale trentino donato al papa: petizione e diffide – Cronaca



LEDRO. “Qui sono tutti contenti, siamo in 600 dal paese che andiamo a Roma per la cerimonia di accensione dell’albero di Natale, sarà un viaggio di comunità per tutti. Non mi aspettavo una cattiveria simile. Qui ci stanno rovinando una festa solo per una pianta”.

Renato Girardi, sindaco di Ledro in Trentino, è amareggiato dopo la diffida ricevuta da due comitati e una petizione su internet per impedire al Comune di inviare in Vaticano un abete secolare.

“Noi vogliamo solo donare un abete e vorrei sottolineare che se non veniva donato andava in segheria, questo deve esser chiaro”, prosegue Girardi. Quelle dei comitati, sottolinea il sindaco, “sono inesattezze. Abbiamo un piano di abbattimento come in tutto il Trentino ed i forestali che segnano le piante da abbattere in base alla legge provinciale.

Tutto è in regola. Poi, è facile sparare, ma puntualizzo che noi tagliamo tutti gli anni, e siamo Comune certificato Pefc, una garanzia di sostenibilità del territorio e della gestione forestale. Il nostro piano prevede una ricrescita di 8.260 metri cubi l’anno e ne abbattiamo 5.600 l’anno che fanno parte della nostra economia. Sono sempre stati abbattuti, fanno parte della coltivazione del bosco.

Le piante da abbattere sono quelle mature e quindi quelle secolari, che superano gli 80 o 100 anni, di solito si va in base al diametro. Sono alberi che si trovano in abetaie dove ci sono migliaia di piante”, precisa Girardi.

L’abete che sarà donato al Vaticano tornerà poi in valle di Ledro: “Faremo un concorso di scultura durante la nostra rassegna Ledro Land Art e resterà un ricordo permanente. Poi il nostro gruppo di scultori farà una scultura da conservare in Comune. Portiamo a Roma anche 39 alberelli addobbati da tutte le associazioni e dai Comuni gemellati in Repubblica Ceca e Romania, a Roma con noi verranno anche loro delegazioni”, conclude Girardi.




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