Friuli Venezia Giulia

Fumata nera per l’elezione del nuovo rettore di Uniud


Primo turno senza esito per l’elezione del nuovo Rettore dell’università di Udine. Nessuno dei due candidati in corsa, Fabiana Fusco e Angelo Montanari, è riuscito a ottenere la maggioranza assoluta dei voti necessari per succedere a Roberto Pinton.

Risultati del primo turno e affluenza

Su un totale di 984 voti espressi, corrispondenti all’86,09% degli aventi diritto, Angelo Montanari ha ottenuto 313 preferenze, Fabiana Fusco 255, mentre 46 sono state le schede bianche. Per essere eletti al primo turno, erano necessari 352 voti, corrispondenti alla maggioranza assoluta, tenendo conto del peso ponderato del voto del personale tecnico-amministrativo (0,12).

Votazioni per categorie

L’affluenza è stata particolarmente alta tra i professori ordinari (94,57%), associati (88,36%) e il personale tecnico-amministrativo (84,23%). Hanno votato anche i ricercatori (79,13%) e i componenti del Consiglio degli studenti (64%).

Prossime tappe e possibili scenari

La sfida per la successione di Roberto Pinton si riaprirà il 2 aprile, con un’eventuale terza votazione prevista per il 9 aprile. Inoltre, fino al 26 marzo è possibile presentare nuove candidature, aprendo alla possibilità di un allargamento della rosa dei pretendenti alla carica di Rettore. Nei successivi due turni, il quorum dei voti necessari si abbasserà al 40% degli aventi diritto, e sarà eletto il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze. Qualora anche questi due turni non dovessero portare a un’elezione, si procederà al ballottaggio, il 16 aprile, tra i due candidati che avranno ottenuto il maggior numero di consensi alla terza votazione.

I candidati

Fabiana Fusco, udinese, ordinaria di Glottologia e linguistica, è la direttrice del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società. Angelo Montanari, sacilese, ordinario di Informatica, è il delegato dell’Ateneo per la sede di Pordenone.

Il nuovo Rettore

Il nuovo Rettore entrerà in carica il 1° ottobre, dopo la nomina del Ministro dell’università e della ricerca, e guiderà l’Ateneo per i prossimi sei anni accademici, dal 2025 al 2031.


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