Liguria

Fronteggiamenti e tensioni pre derby Genoa-Samp: indagini in corso della Digos, possibili nuovi Daspo


Genova. Indagini in corso della Digos per i fatti di ieri sera, quando due contrapposti gruppi di tifosi, da un lato i genoani in piazza delle Americhe e, dall’altro, i sampdoriani avanzati fino a Piazza Carlo Forte, si sono sfidati a distanza.

Gli investigatori della Digos stanno analizzando le immagini di videosorveglianza e del materiale raccolto dalla scientifica per identificare i manifestanti che potranno essere denunciati per travisamento, detenzione di armi improprie e per l’imbrattamento dei murales sotto la Nord. E per emanare di conseguenza i Daspo collegati.

Ad oggi sono 144 i tifosi locali, tra genoani e doriani, colpiti da Daspo di cui 23 emessi dopo i fatti del 5 maggio.

GLI ULTIMI EPISODI

Poco dopo le 23 di giovedì sera alcune decine di ultrà rossoblu, vestiti di nero, con caschi bianchi a coprire il volto e alcuni armati di bastoni, si sono radunati sotto lo Starhotel President, in Corte Lambruschini, un tempo sede della Sampdoria. Negli stessi minuti, altri tifosi, in questo caso di fede blucerchiata, si sono radunati in via Monticelli a Marassi.

In mezzo la polizia, ovviamente in assetto antisommossa con  diversi blindati tra Piazza Delle Americhe, il piazzale della stazione e Borgo Incrociati: nei minuti precedenti tantissime le segnalazioni, anche sui social, di cittadini allarmati dopo aver visto gli assembramenti degli ultras. Dopo diversi minuti di incertezza, però, la sfida a distanza è rimasta tale, senza contatti tra i due gruppi. I supporter genoani hanno chiuso la mobilitazione con una fumogenata in zona piazza Alimonda. 

Anche ieri sera, come già martedì, in occasione di un episodio nella zona sempre di piazza Alimonda, il servizio di prevenzione e presidio delle aree sensibili da parte della polizia ha scongiurato che i due gruppi arrivassero allo scontro.

Nei giorni precedenti lo sfottò tra tifosi aveva superato il “recinto” del semplice scherzo, rimettendo sul piatto gli scontri e le violenze che avevano preso il sopravvento lo scorso maggio, quando in diverse occasioni si erano verificati piccolo ma intensi scontri tra tifosi a cui erano seguite “spedizioni punitive” e vendette: all’assalto degli ultras doriani in piazza Alimonda, cuore del tifo organizzato rossoblu era seguito il “saccheggio” della sede degli Ultras Tito Cucchiaroni.

LA VICENDA DEI MURALES SFREGIATI

Sempre durante la notte mano ignota ha sfregiato i murales sotto la gradinata nord. Sui social e sui canali whatsapp però il tifo organizzato della Gradinata Sud, quindi dei supporter blucerchiati, ha diffuso una breve ma significativa nota: “Non c’è giustificazione, non c’è dignità né onore, non c’è niente nel gesto di qualche decerebrato che ieri notte ha imbrattato dei murales della Nord, soprattutto quelli dedicati a persone scomparse. Prendiamo le distanze da questo vile gesto”.




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