Fantini, nuova acquisizione in Spagna: rilevata la cantina ex Venta La Vega
Il gruppo vinicolo abruzzese Fantini cresce in Spagna, con l’acquisizione della cantina ex Venta la Vega, una boutique winery di prestigio. L’operazione consente alla società di programmare una nuova fase di sviluppo, con la possibilità di decuplicare la sua attuale produzione iberica nell’arco di un decennio e di incrementarne ancora di più il livello qualitativo. L’acquisizione non smentisce il modello di business che Fantini ha perseguito in questi anni: non avere vigneti di proprietà, ma stringere accordi con i viticoltori-custodi del territorio, affiancando loro giovani e selezionati enologi e formando così una “federazione” di cantine, sparse perlopiù nel Sud Italia, in cui la cura delle viti fosse affidata direttamente a chi ne conosce tutti i segreti.
Prosegue così la crescita del gruppo in Spagna. Infatti, già nel 2021 Fantini è arrivato ad Alpera (in Castiglia), associando a sé Finca Fella, mosaico di 1300-1400 ettari complessivi, vocati all’agricoltura eroica, in quanto locati tra i 900 e i 1.250 metri di altitudine con vigneti vecchissimi. Questo ha permesso di lanciare sul mercato bottiglie che hanno ottenuto risultati positivi sia in termini di vendite che di qualità. “Finca Fella sta crescendo così rapidamente che abbiamo avvertito la necessità di essere in grado di aumentare i volumi di produzione e di poter continuare ad elevarne nel contempo i già alti livelli qualitativi – spiega Valentino Sciotti, fondatore e ceo di Fantini – Noi rimaniamo sempre fedeli al concetto di boutique winery, che non è mai legato alle quantità ma alla capacità di lavorare con la massima attenzione per i dettagli. Crescendo sempre più, rischiavamo di non essere più in grado di farlo”. La cantina ex Venta la Vega s’integrerà in Finca Fella, facendone proprio anche il brand ormai consolidato.
Si tratta di 60 ettari di terreno, e di una moderna e strutturata cantina che vanta forti potenzialità di sviluppo. Oggi Finca Fella – che esporta il 96% della propria produzione all’estero – produce poco più di un milione di bottiglie l’anno, e tali numeri potranno moltiplicarsi fino a 10 milioni (in tutto, oggi, la produzione complessiva di Fantini è di 22-23 milioni di bottiglie, “in 10 anni la nostra consociata spagnola potrebbe diventare dunque l’azienda più grande del gruppo”). L’acquisizione, oltre a consentire a Fantini di dotarsi di un importante asset per la vinificazione, assocerà a sé i viticoltori già legati alla cantina, realtà all’interno di una tenuta da 800 ettari di cui 231 a vigneto.
“Abbiamo sempre detto di voler crescere facendo crescere nel contempo i territori nei quali andiamo a operare, attraverso accordi con le persone che già li lavorano. Vogliamo sempre essere un’opportunità per tutte le zone dove arriviamo e per i contadini che vi operano magari da generazioni”, racconta Sciotti. La cantina Ex Venta la Vega, come già i vigneti di Finca Fella distanti pochi km, si trova in una delle regioni più vocate alla vitivinicoltura, ma anche meno conosciute per il settore: Castilla-La Mancha. In particolare è nell’area di Alpera-Almansa, a pochi km da Albacete, nella parte meridionale della regione, neanche sei chilometri di distanza dalla Comunidad Valenciana, un’ora e mezza di auto da Murcia, qualcosa meno per raggiungere il mare di Alicante: nulla a che fare con la Spagna enologica mainstream, quella de La Rioja o della Catalogna, del Duero o dell’Andalusia. Perfetto stile Fantini: in questi anni ha sempre valorizzato la straordinarietà di produzioni marginali e neglette in Abruzzo, Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia, Sardegna.

Almansa è un piccolo paradiso per le uve: la tenuta, situata ai piedi delle leggendarie montagne, note come El Mugrón, costituisce la più grande piantagione singola di varietà Garnacha Tintorera in Europa. Si trova a 1.200 metri d’altitudine, il che favorisce la creazione di microclimi naturali distintivi; ma l’acqua scarseggia e questo costringe a un’agricoltura eroica, ma di eccellente livello qualitativo, perché le condizioni sono perfette per la produzione di vini unici. I vigneti sono vecchissimi: “Vera e propria viticoltura eroica – evidenzia Tommaso Ciampoli, socio fondatore e amministratore dell’azienda – Le viti devono sopravvivere in quasi assenza di acqua. Così rimangono basse, praticamente al livello del terreno, la vendemmia diventa qualcosa di straordinario. La densità è ridottissima, tre metri per tre; le rese per ettaro davvero minime; la qualità, però, strepitosa”.
“Avvertivamo la necessità di prepararci a gestire la crescita perché vogliamo sempre garantire l’incremento dei livelli di attenzione, di lavorazione e di qualità che possiamo vantare oggi – ribadisce Sciotti – è l’elemento principale che spiega il nostro successo e non lo vogliamo certo perdere per strada. Per ottenere questo risultato, ci serviva una struttura molto più grande e molto più tecnologica”, proprio come quella appena acquisita. “Io credo tantissimo in questa scelta, anche perché i vini di Finca Fella fanno messe di premi ovunque vengano presentati e ottengono incredibili performance di vendita in ogni mercato in cui si affacciano. Siamo molto ma molto entusiasti del nostro progetto Spagna, che significa vini dal rapporto qualità/prezzo assolutamente eccezionale”.
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