Faceva il corriere della droga a 76 anni. Arrestato al casello di Pesaro finisce ai lavori socialmente utili per 4 mesi
PESARO Una storia che ricalca il film hollywoodiano “The Mule” di Clint Eastwood. Ha optato per il patteggiamento il 76enne arrestato a metà maggio mentre si trovava in autostrada in Romagna per approvvigionarsi della droga. Il protagonista non è il tipico giovane pusher che ci si aspetterebbe. L’età anagrafica dice infatti che l’uomo è nato nel 1949 e, prima di essere beccato a spacciare, aveva già alle spalle una serie di precedenti.
I controlli
Secondo quanto riferiscono gli inquirenti faceva la spola tra Pesaro e Rimini per rifornirsi di droga. Gli inquirenti hanno documentato almeno 50 viaggi da gennaio. La squadra mobile dalla Polizia lo aveva fermato per un controllo dopo che era uscito dal casello dell’autostrada di Pesaro. Sull’anziano gravavano già i sospetti degli inquirenti che lo hanno quindi monitorato e controllato. Addosso l’uomo aveva solo pochi grammi di cocaina e 750 euro in contanti. Così gli investigatori hanno proseguito la perquisizione a casa dell’uomo e qui non sono mancate le sorprese. È spuntata fuori altra cocaina per un totale, tra quella a casa e quella addosso nel primo controllo, di 12 grammi circa distribuita in due diversi contenitori. Ma soprattutto i poliziotti hanno trovato 19.750 euro in contanti che, sempre gli inquirenti, sarebbero il frutto dello spaccio.
Incastrato dal Telepass
Gli investigatori infatti hanno scandagliato il telepass dell’anziano e hanno notato una serie di spostamento costanti in riviera verso la Romagna, con punte a Rimini e Riccione, per un totale di almeno 50 viaggi dall’inizio dell’anno. E per un pensionato che non avrebbe avuto agganci in riviera erano decisamente troppi. Per gli inquirenti sarebbero stati viaggi in cui il 76enne andava a recuperare i quantitativi di droga per poi smerciarla nella piazza di spaccio locale. Il legale dell’arrestato aveva chiesto i termini a difesa proprio per far luce sul provento dei 19 mila euro e chiarire alcune posizioni. Il giudice al momento aveva convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’uomo ha anche precedenti legati sempre alle droghe. E un passato da campione italiano di body building per ben tre volte. Ieri, difeso dall’avvocato Mauro Mengucci, ha patteggiato 1 anno e 4 mesi convertiti in 480 giorni di lavori di pubblica utilità per 960 ore. Ora il nostro “The Mule” dovrà fare lavori socialmente utili all’Auser, la cooperativa che si occupa di manutenzioni del verde e lavoretti in città. Gran parte della somma gli è stata restituita perché il legale ha portato documentazione bancaria relativa a prelievi e disponibilità del 76enne. Dei 19 mila euro ne sono stati confiscati 2500. È stata anche sostituita la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’obbligo di firma tre volte a settimana.
Come nel film
Il parallelo con il film del regista e attore Clint Eeastwood, sull’anziano corriere della droga, è lampante. La pellicola è basata sulla storia vera di Leo Sharp, un veterano della guerra di Corea che divenne un corriere per il cartello di Sinaloa, interpretato dallo stesso Eastwood e raccontata per la prima volta sul New York Times. Anche in quel caso,la storia finiva con l’arresto del nonno pusher.