Fa più caldo e il costo dell’energia è salito del 10% in un mese: come evitare le bollette – salasso
L’allarme arriva da Consumerismo No profit e WeGroup: più costi per le famiglie e imprese
Con l’arrivo del caldo e il rialzo delle temperature in tutta Italia le famiglie hanno iniziato ad accendere condizionatori e ventilatori in casa. E lo stesso avviene negli uffici. Una estate anticipata che rischia di avere effetti pesanti sulle tasche dei consumatori. L’allarme arriva da Consumerismo No profit e WeGroup, piattaforma specializzata dedicata a consumatori e aziende, che stanno monitorando l’andamento delle tariffe elettriche.
La climatizzazione
L’accensione degli impianti di climatizzazione avviene proprio quando i prezzi dell’energia elettrica registrano rialzi sul mercato. – spiegano Consumerismo e WeGroup – Secondo i dati del Gme, l’elettricità è passata da una media di 93,58 euro al MWh di maggio a una media di 104,5 euro al MWh a giugno, segnando un incremento del +11,7% in un solo mese. Anche sul mercato libero dell’energia le offerte pubblicate dagli operatori segnano oggi tariffe in rialzo del +3% su maggio, con la migliore proposta (identica in tutta Italia) che per i contratti a prezzo fisso vede una bolletta media annua da 721 euro (con consumi pari a 2.700 kWh annui), mentre per i contratti a prezzo variabile e sempre con la migliore offerta disponibile la spesa si attesta a 708 euro annui a utenza.
Un binomio da salasso
La concomitanza tra accensione anticipata dei condizionatori e l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica rischia di trasformarsi in una stangata estiva per le tasche delle famiglie. – denunciano Consumerismo No profit e WeGroup – I condizionatori infatti, a seconda del modello e del tempo di utilizzo, determinano un consumo di energia tra i 240 e i 430 kWh annui. Chi decide di acquistare oggi un nuovo impianto di climatizzazione o di cambiare quello vecchio già installato in casa, deve prestare attenzione alla classe energetica del modello, che va da A+++ a G, ed è fondamentale per determinare i consumi.Occorre poi verificare la potenza dell’apparecchio espressa in BTU, ossia la potenza che serve per raffreddare un ambiente, importante ai fini dei consumi: per una singola stanza di dimensioni inferiori ai 18 metri quadrati sono sufficienti 9000 BTU.
I consigli
«Questo è il momento dell’anno in cui gli utenti devono prestare massima attenzione alle proprie condizioni contrattuali e alle offerte dei vari operatori energetici. – avvertono Consumerismo No profit e WeGroup – Proprio per aiutare le famiglie a difendersi dai rialzi delle bollette elettriche, Consumerismo ha lanciato assieme a WeGroup.it un apposito gruppo di acquisto su luce e gas (https://www.wegroup.it/) che scadrà il prossimo 30 giugno, e che permetterà agli utenti che aderiranno non solo di risparmiare il 20% sulle bollette energetiche (circa 144 euro all’anno a utenza), ma anche di ottenere le migliori condizioni contrattuali dagli operatori che parteciperanno all’asta, e quindi oltre al risparmio essere soprattutto tutelati da contratti luce con condizioni capestro».
Consumerismo e WeGroup diffondono infine alcuni consigli pratici per ridurre i consumi energetici legati all’utilizzo dei climatizzatori: – Preferire la funzione “deumidificatore”: l’umidità, infatti, fa percepire una temperatura ben più elevata rispetto a quella reale. Utilizzare l’opzione «eco» se prevista dal proprio apparecchio per limitare i consumi di energia; non impostare il condizionatore su temperature eccessivamente basse; chiudere porte e finestre quando l’impianto è in funzione, per evitare l’ingresso di aria calda dall’esterno e isolare gli ambienti; impostare un timer per limitare il funzionamento dei condizionatori specie nelle ore notturne; provvedere a manutenzione costante degli apparecchi e alla pulizia di filtri e ventole.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA