Lazio

Ex teatro Tendastrisce in via Perlasca: una vecchia vergogna

Una ventina di giorni fa appariva sulla stampa la seguente notizia:

“Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha firmato un’ordinanza che impone all’ex concessionario dell’area dell’ex Tendastrisce di provvedere alla rimozione dei rifiuti e al ripristino dello stato dei luoghi entro 30 gg. L’area, situata in via G. Perlasca 69, è di proprietà di Roma Capitale e versa in condizioni di degrado e abbandono. L’ordinanza è un provvedimento atteso da tempo dai residenti del quartiere”.

Va precisato che l’area in questione, nella quale stazionano tuttora molti rifiuti, è stata in particolare negli ultimi 12 mesi teatro di alcuni grossi incendi che hanno temporaneamente reso irrespirabile l’aria della zona circostante, nella quale sorgono abitazioni, scuole e due alberghi.  

Sul piano giuridico, l’art. 452-terdecies del codice penale, introdotto col “decreto ambiente”, prevede il reato di “omessa bonifica”, e punisce chiunque, essendovi obbligato per legge, ordine del giudice o di un’autorità pubblica, non provvede alla bonifica, al ripristino o al recupero dello stato dei luoghi.

D’altra parte, ai sensi dell’art. 250 del d.lg. n. 152/2006, in caso di mancata individuazione o di inerzia del responsabile, il Comune ha l’obbligo (non la facoltà!) di eseguire d’ufficio la bonifica (e ripristino luoghi) in assenza della quale potrebbero ragionevolmente emergere anche a carico del Comune e di chi lo rappresenta, delle responsabilità quantomeno di natura civile e amministrativa, visti fra l’altro i trascorsi lunghissimi anni di inerzia.

…Ora, accade che manca una settimana alla scadenza del termine di 30 giorni per la bonifica e ripristino del sito, previsto dal Sindaco Gualtieri…Cosa si aspettano i cittadini, nel caso (ahimè probabile) che l’ex concessionario dell’area non assolva ai suoi obblighi in tale termine? La risposta è semplice!

Ci aspettiamo che il Comune non solo provveda poiché obbligato, ma lo faccia in tempi strettissimi, in base quantomeno a un principio di normale diligenza (…”buon padre di famiglia”…), di fronte a un disastro ben noto e per tanto tempo inutilmente segnalato dai poveri Cristi che abitano in Zona e/o che mandano i loro figli a scuola a qualche decina di metri dal sito scandalosamente abbandonato e degradato, e da anni ospitante il malaffare, senza – fino a un mese fa – la benché minima iniziativa pubblica efficace nei confronti della tragica situazione!

Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.

Scrivi un commento


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »