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Europei di scherma, bronzo di Batini. Errigo fuori: “Dura essere mamma e atleta”

Prima medaglia azzurra agli Europei di scherma a Genova, ma in giro ci sono musi lunghi. A partire da Martina Batini terza nel fioretto femminile, l’unica arrivata in fondo nel team più atteso alla vigilia: “Sono felice di questo bronzo, anche se resta il rimpianto per non aver fatto di più davanti a un pubblico caloroso, stupendo” dice alla fine, subito dopo l’eliminazione in semifinale. In una scherma che allarga sempre più i confini stavolta è il turno della Gran Bretagna, che trova la sorpresa Carolina Stutchbury, pronta ad arrivare tra le migliori quattro e infliggere sei stoccate di vantaggio che la 36enne pisana non riuscirà a rimontare completamente chiudendo sul 15-12. “Sicuramente le mie compagne che non sono arrivate sul podio avranno tantissima voglia di riscatto nella gara a squadre, in cui daremo tutto per ottenere il massimo” è la promessa dell’unica medaglia finora, appena sfiorata nella sciabola maschile dal campione uscente Michele Gallo che chiude sesto.

Arianna Errigo

Arianna Errigo (ansa)

Errigo: “Sono arrivata stanca”

Quando parla delle compagne, Martina Batini si riferisce ovviamente alle due big uscite agli ottavi di finale, oltre alla debuttante Anna Cristino che è stata la prima vittima importante di Stutchbury. La campionessa uscente Arianna Errigo è stata superata, a proposito di confini allargati, dalla greca Chaldaiou (15-13). La monzese che da tempo vive a Frascati ed è sposata col maestro Luca Simoncelli ha raccontato a Sky una vigilia tutt’altro che ideale nonostante la fiducia manifestata il giorno prima: “Ero arrivata a Genova con la speranza di riconfermare il titolo dell’anno scorso, mi spiace. Ero affaticata, stanca, purtroppo in pedana si è visto: i campionati italiani erano molto vicini a questi Europei. Sono stata sfortunata perché tra una gara e l’altra ho avuto imprevisti familiari che non mi hanno permesso di riposare al meglio. So che la vita da mamma è diversa, e gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Non dico che li ho scelti volentieri, ma va bene così”. Arianna Errigo ai Mondiali di Milano vinse l’oro a squadre quattro mesi dopo aver messo al mondo i gemelli Stefano e Mirea. Quando fu scelta come portabandiera pronunciò un discorso al Quirinale in cui parlò di tutte le sue sfide: “È stata una dimostrazione a me stessa, e a tutte le donne, che si può esser madri e atlete d’alto livello”. Arianna non ha mai nascosto le difficoltà, ma al tempo stesso non rinuncia al suo nuovo obiettivo: le Olimpiadi di Los Angeles.

Volpi: “Stavo divorziando dalla scherma”

Meno sicura è la due volte campionessa del mondo individuale Alice Volpi, che intanto si è rimessa in corsa per i tornei più importanti dopo un periodo di pausa e riflessioni. A Genova doveva tirare solo a squadre prima dell’infortunio di Martina Favaretto, poi è stata battuta 15-11 dalla francese Morgane Patru. “Avevo litigato con la scherma come in un matrimonio” dice la senese di stanza anche lei a Frascati. “Ora ho ritrovato la voglia, ma ripartire è stata tosta: quando sono tornata in pedana a Torino non mi si poteva vedere”.

Due titoli alla Francia

Se l’Italia non sorride e si affida domenica a spada maschile e sciabola femminile, festeggia invece la Francia che lancia nuovi protagonisti: il titolo della sciabola è andato a Remi Garrigue, che ha battuto l’ungherese Aron Szilagyi oro individuale a Londra, Rio e Tokyo. Quello del fioretto l’ha vinto invece Eva Lacheray, ceh ha superato la britannica Stutchbury in finale. I padroni di casa devono reagire immediatamente, nel Palasport di Genova.


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