Umbria

Esselunga a Perugia, altro passo in avanti: respinte osservazioni, ok a piano attuativo


di Dan.Bo.

Il progetto per il primo supermercato Esselunga in Umbria fa un passo in avanti importante. Giovedì la commissione Urbanistica del Comune di Perugia ha approvato il piano attuativo, in variante al Piano regolatore, che riguarda l’insediamento del colosso della grande distribuzione in via Settevalli, al posto di parte dell’ex mercato ortofrutticolo. Al centro della seduta, in particolare, le osservazioni presentate (quattro) e la replica dei proponenti; osservazioni su diversi aspetti che sono state tutte respinte, mentre è arrivato il via libera per la replica dei proponenti.

Il voto L’atto è stato approvato con i 10 voti della maggioranza, 4 astensioni da parte dell’opposizione (Peltristo, Befani, Pastorelli e Gentili) e un voto contrario (Arcudi). La commissione ha dato così il via libera al cambio di destinazione urbanistica dell’area, che passerà da comparto misto a insediamento commerciale di grandi dimensioni. Il piano prevede una superficie coperta complessiva di oltre 13 mila metri quadrati, di cui 3.500 destinati alla vendita. Gli edifici potranno arrivare a un’altezza massima di 16 metri. Previsti anche oltre 5.500 metri quadrati destinati ad autorimesse.

Le osservazioni Le quattro osservazioni riguardavano, tra l’altro, la presunta assenza di uno studio sul traffico, l’impatto ambientale e commerciale, e il coordinamento con la prima linea del Brt, il Bus rapid transit che collegherà Castel del Piano a Fontivegge, passando anche da via Settevalli. Secondo gli uffici comunali, però, nessuna di queste contestazioni ha apportato elementi tali da mettere in discussione la coerenza del piano. Di conseguenza, le osservazioni sono state respinte.

Un’area dell’ex mercato (foto U24)

La replica Il promotore ha ribadito che lo studio sul traffico esiste ed è stato ritenuto compatibile con la viabilità prevista, inclusa quella del nuovo Metrobus. Ha anche precisato che saranno realizzati 485 posti auto, tra pubblici e privati, in grado di soddisfare la domanda prevista. Il piano, inoltre, è stato sottoposto a verifica ambientale da parte degli enti competenti, che hanno escluso la necessità di ulteriori valutazioni.

ECCO PERCHÉ ESSELUNGA E BRT SONO LEGATI

Le novità La variante approvata prevede, tra le altre cose, la cessione gratuita delle aree attraversate dal tracciato del Metrobus, la demolizione degli edifici interferenti o il rimborso delle spese al Comune, e una contribuzione straordinaria di oltre 170 mila euro destinata a interventi pubblici, come il miglioramento della rete pedonale e l’eliminazione delle barriere architettoniche nella zona. Demolizione degli edifici alla quale, visti i ritardi, ha dovuto provvedere nelle scorse settimane il Comune (con costi che saranno poi rimborsati dai promotori del progetto).

PERCHÉ IL COMUNE HA DOVUTO PROVVEDERE ALLE DEMOLIZIONI

Il dibattito Nel corso del dibattito consigliere Stefano Nuzzo (M5S) ha sostenuto che il piano rispetta tutte le normative vigenti e ha ricordato che la saturazione commerciale non può essere usata come argomento per bloccare nuovi insediamenti, secondo quanto stabilito dalla legge nazionale. La riduzione della volumetria complessiva, inoltre, alleggerisce il carico urbanistico, senza compromettere lo sviluppo del comparto adiacente.

L’area demolita per le opere collegate al Brt (foto U24)

Parcheggi Nel corso della seduta, è stata anche affrontata la questione dei parcheggi. Alcuni consiglieri hanno sollevato dubbi sul fatto che una parte significativa degli stalli possa essere riservata e non accessibile liberamente. Su questo fronte però gli uffici comunali hanno confermato che il numero complessivo supera gli standard richiesti e che anche i parcheggi privati saranno comunque destinati all’utenza del supermercato.

L’assessore In chiusura, l’assessore David Grohmann ha sottolineato l’importanza di questo intervento per il recupero di un’area in stato di abbandono da oltre vent’anni, auspicando in generale che per il futuro (il progetto è nato con la precedente amministrazione) per altre zone della città si possano trovare altre destinazioni d’uso. Grohmann ha ricordato poi, oltre all’assenza di consumo di suolo, i diversi momento di confronto avuto con cittadini e associazioni, ribadendo la disponibilità dell’Amministrazione a discutere con la comunità locale l’utilizzo degli oneri concessori derivanti dal progetto, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del quartiere.

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