Enel batte il consenso con 2 miliardi di utile netto. “Il migliore trimestre di sempre”
MILANO – Con 22 miliardi di ricavi, in aumento del 13,6% anno su anno, Enel chiude il primo trimestre del 2025. «Il migliore di sempre», precisa l’ad Flavio Cattaneo. La prima riga di bilancio beneficia delle maggiori quantità di energia elettrica prodotta e distribuita, oltre che della vendita di commodity sul mercato wholesale. Il margine operativo lordo e utile netto battono le stime del consenso, con rispettivamente 5,97 miliardi e 2 miliardi. Il primo migliora grazie all’ottimizzazione dei processi e al contributo dei business integrati nella penisola iberica e nelle Americhe, nonostante la contrazione dei prezzi medi. Il secondo giova anche di minori oneri finanziari.
Debito stabile, nonostante gli investimenti
Resta stabile il debito a 56 miliardi, grazie alla solida generazione di cassa che ha consentito gli oltre 2 miliardi di investimenti, il pagamento dei dividendi e l’acquisizione di centrali idroelettriche in Spagna per un miliardo. Il tutto senza gravare sulla posizione patrimoniale. «Nonostante la riduzione dei prezzi ai clienti finali in Italia, abbiamo confermato per il settimo trimestre consecutivo il percorso di crescita organica e sostenibile comunicato ai mercati», aggiunge il manager, alla guida dell’Enel dalla primavera 2023.
«In questi due anni abbiamo reso l’azienda più solida dal punto di vista finanziario e industriale e offerto agli azionisti una remunerazione complessiva superiore al 50%, decisamente migliore della media del settore in Europa, con il valore del titolo cresciuto di oltre il 30% e più di 9 miliardi di euro di dividendi distribuiti». Forte «dell’ampia visibilità sulla performance del gruppo», il management conferma la guidance 2025: un Mol ordinario compreso tra 22,9 e 23,1 miliardi e un utile netto ordinario tra 6,7 e 6,9 miliardi.
Produzione rinnovabile quasi al 70% del mix del gruppo
Sul fronte operativo, è scivolata leggermente la vendita di energia elettrica (63,8 terawattora) e di gas naturale (2,54 miliardi di metri cubi). Sale, invece, la potenza installata del gruppo, da 81 a 81,6 GW, proprio grazie all’acquisizione dal Gruppo Acciona delle 34 centrali idroelettriche spagnole. Quanto alla produzione di energia, il dato cala a 46,67 TWh, con la diminuzione di tutte e tre le fonti, nucleare, termoelettrica e rinnovabile. Quest’ultima sfiora il 70% del mix degli impianti del gruppo, contro il 15% dell’atomo e il 17% del fossile. Infine, l’elettricità trasportata sulle reti a media e bassa tensione di Enel si è attestata a 117,1 TWh, di cui 51,8 TWh in Italia e 65,3 TWh all’estero.
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