Economia

Elkann alla Ue: “Per l’auto servono regole smart”

TORINO – “Abbiamo portato avanti un processo molto accurato e approfondito per la selezione del nuovo ceo e Antonio Filosa è la persona giusta ed è stato scelto all’unanimità“. Il presidente di Stellantis, John Elkann, intervenendo all’Automotive News Europe Congress al museo dell’auto di Torino, indica quali sono le caratteristiche principali del nuovo amministratore delegato del gruppo italo-francese che entrerà in carica il 23 di giugno. “Filosa ha grande empatia, comprende le persone e Stellantis è fatta di persone. Capisce e conosce molto bene tutto il processo che riguarda le auto, dalla produzione alla vendita, noi vogliamo costruire grandi auto che piacciano e avere un ceo che sappia fare questo è molto importante”, ha detto Elkann che è proprietario di Repubblica attraverso Exor. Altra caratteristica che non va sottovalutata, fondamentale in un periodo di deglobalizzazione, è il fatto che Filosa “conosce le varie regioni in cui Stellantis opera, anche da un punto regolatorio e di rapporto con i governi. La sua esperienza in Brasile e Argentina è importante ed è una cosa di cui avevamo bisogno”.

Elkann torna sul problema dei regolamenti Ue e della transizione verso l’elettrico. “Ci vorrebbero regole smart. L’Ue e i Paesi costruttori devono essere consapevoli che ci vogliono regolamenti che consentano di costruire piccole auto o e-car sul modello delle Kei car giapponesi“. La e-car “può essere costruita e venduta in Europa a un prezzo economico e questo non toglie che possa anche emozionare. Noi siamo bravi a fare auto piccole, come dimostra la Pandina che è un grande successo. Nel 2019 però vendevamo un milione di auto sotto i 15mila euro, oggi sono meno di 100mila“.

A Bruxelles Elkann chiede regole “intelligenti”. Il presidente di Stellantis dice che “se si guarda al lavoro dei nostri ingegneri, più del 25% di loro lavora sulla compliance, senza valore aggiunto. E se si guarda all’aumento dei costi delle vetture, è soprattutto legato alla regolamentazione. La Fiat 500 di prima generazione pesava circa 400 chili, quelle che produciamo ora sono tre volte più pesanti”, ha detto Elkann, sottolineando che “ovviamente, adeguare il peso delle vetture non è una cosa buona per l’ambiente. Più pesa una vettura, più energia bisogna consumare. Quindi penso che occoranno regole intelligenti”.


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