Scienza e tecnologia

EA era certa che i ‘nerd’ della serie l’avrebbero comprato


Dragon Age: Veilguard ha segnato uno dei fallimenti più grandi dello scorso anno videoludico. Sebbene BioWare stia ora avanzando con lo sviluppo di Mass Effect, il morale del team canadese ha subito un duro colpo, con diversi sviluppatori che hanno lasciato lo studio dopo il flop dell’action-RPG ambientato nel Thedas.

Ripercorrendo l’evoluzione del franchise, un ex sceneggiatore di Dragon Age ha rivelato che EA era erroneamente convinta che una fetta del pubblico dei giochi di ruolo si sarebbe sempre presentata in prima fila per giocare ad un nuovo capitolo di Dragon Age.

David Gaider ha recentemente discusso il processo di pensiero di EA dietro alla trasformazione di Dragon Age da un’esperienza fortemente radicata nei giochi di ruolo tradizionali ad una struttura di gioco sempre più votata all’azione. Secondo Gaider, EA riteneva che le meccaniche più lente di giochi come Dragon Age: Origins fossero macchinose e non adatte al pubblico di massa. L’editore riteneva che l’impalcatura ludica del primo capitolo fosse esclusivamente apprezzata dai fan più accaniti del genere GDR, a quanto pare etichettati come “nerd dei giochi di ruolo“. “Non dovevi preoccuparti dei nerd. Non dovevi sforzati per convincere loro”.

EA era convinta che questi giocatori avrebbero sempre acquistato nuovi titoli appartenenti a franchise importanti come quello di Dragon Age, ragion per cui ha cercato di attrarre al contempo un pubblico più ampio. Possiamo dire che questa filosofia ha bene o male funzionato con Dragon Age 2 e Dragon Age Inquisition, ma lo stesso non può dirsi per Dragon Age The Veilguard, che forse ha portato il tutto all’eccesso.

Dragon Age: The Veilguard ha costituito un netto distacco dalle idee fondanti della serie sotto molti aspetti, e la popolarità del gioco ne ha risentito. In particolare, molti hanno criticato la scarsa qualità della scrittura e la mancanza di elementi RPG. Il titolo è diventato controverso anche a causa dei temi trattati ed è stato in più occasioni tacciato di essere “woke”.

Chissà se il feedback ricevuto per Veilguard avrà un forte impatto sullo sviluppo di Mass Effect Next.


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