Don Angelo Cassano: “Il Libertà non è un ghetto”
Don Angelo Cassano è pronto. Lunedì 27 gennaio diventerà il parroco della chiesa di San Carlo Borromeo, nel quartiere Libertà di Bari. “Ho già incontrato la comunità, che ha voglia di far emergere l’aspetto più bello del quartiere, così ricco di esperienze positive”, dice ai microfoni di Buongiorno Bari. Il passaggio al quartiere Libertà – dopo oltre vent’anni alla guida della parrocchia di San Sabino – è un momento importante, per lui come per l’intera città di Bari.
Prete di frontiera e referente di Libera, don Angelo ha le idee chiare, per i suoi parrocchiani e non solo: “Una persona sola non può cambiare le cose, l’importante è la comunità che si muove, il noi”. Allo stesso modo gli sono chiare le sfide che incontrerà nel nuovo quartiere. A partire dalla necessità di superare i pregiudizi che riguardano il Libertà: “Le sue sono le stesse problematiche che vive tutta la città, non sono cose che accadono solo lì – precisa – Non possiamo chiudere gli occhi sul fenomeno della criminalità e su situazioni di disagio diffuso, e ci sono giovanissimi che vivono un disagio e una rabbia che vanno interpretati”. “Non vorrei che il Libertà diventi un ghetto – aggiunge – ma che emerga la sua capacità di reagire e rinascere”