Depressione stagionale, lo psichiatra che l’ha scoperta e definita spiega il metodo migliore per contrastarla durante tutto l’autunno-inverno
Depressione stagionale, ma come e perché accade? Quando il fotoperiodo (ossia la quantità di ore di luce naturale presenti in una giornata) si accorcia, il nostro orologio interno va fuori sincrono rispetto ai ritmi esterni. Le ore di luce ridotte indeboliscono i segnali che raggiungono i nuclei cerebrali responsabili della regolazione dell’umore e dell’energia; allo stesso tempo, variano i livelli di serotonina e dopamina, alterando i livelli di motivazione, vitalità, appetito. La ricerca dimostra che la luce intensa è capace di riattivare questi circuiti molto più efficacemente dell’illuminazione domestica, solitamente troppo debole per avere un impatto neurologico. Non a caso la terapia della luce, con lampade da almeno 10.000 lux, è oggi la cura standard per contrastare il SAD, con risultati positivi nel 64% dei casi. Rosenthal stesso ha costruito un vero e proprio ecosistema luminoso nella sua casa: tredici dispositivi diversi, distribuiti tra camera da letto, salotto e palestra personale. Fondamentale, poi, i bagni di luce naturale. «Quando apro le tende e accolgo la prima luce del mattino, è un momento di gratitudine e presenza»», spiega il medico, sottolineando come la luce non sia solo un trattamento, ma un rituale quotidiano che ricollega mente e corpo all’ambiente circostante. Regalando benessere psico-emotivo.
Il metodo per prevenire e contrastare la depressione stagionale
La luce, però, da sola non basta. Rosenthal ha elaborato un approccio multidimensionale che include movimento, meditazione e contatto con la natura per rafforzare la resilienza emotiva. L’esercizio fisico è per lo psichiatra una componente imprescindibile, perché favorisce la produzione di neurotrasmettitori coinvolti nel benessere e aiuta a contrastare l’inerzia tipica dell’inverno. Nella sua sala dedicata all’allenamento, Rosenthal ha posizionato lampade in modo da ricevere luminosità durante tutto il workout, che nel suo caso va dal sollevamento pesi allo yoga.
La pratica di meditazione quotidiana, effettuata dallo psichiarra due volte al giorno, serve invece a modulare lo stress e a mantenere uno stato di presenza che contrasta la tendenza depressiva all’isolamento. A questo si aggiungono le passeggiate all’aperto, anche nelle giornate di cielo coperto, perché la luce naturale – anche se minima – resta una fonte terapeutica insostituibile. «Essere in sintonia con se stessi e con le stagioni è fondamentale per il benessere», sottolinea lo psichiatra. Per i casi di SAD più resistenti l’esperto ricorda che farmaci (su prescrizione) e psicoterapia restano opzioni valide ed efficaci: l’obiettivo è permettere a ciascuno di vivere la stagione invernale con pienezza, senza rassegnarsi a sopravvivere ai mesi più freddi e bui dell’anno.
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