Della Lunga corre l’ultramaratona del Passatore. E babbo Roberto prepara i gadget della solidarietà
Cento chilometri di corsa, consumando le suole delle scarpette non solo per un traguardo sportivo a dir poco storico ma anche per dare impulso a una vera e propria maratona di solidarietà.
È la nuova iniziativa pensata da Roberto Russo, babbo coraggio di Gaia, che in questi anni è riuscito a raccogliere oltre 100mila euro per la ricerca di una cura per la malattia di Charcot Marie Tooh2A e che adesso, grazie anche al supporto dell’amico Alessandro Della Lunga, propone un evento speciale. Della Lunga infatti correrà la 100 chilometri per Gaia, si cimenterà nella 100 chilometri del Passatore, una delle ultramaratone più affascinanti e impegnative d’Italia, che parte da Firenze e arriva a Faenza. Al suo fianco potranno correre – virtualmente – coloro che faranno un gesto di solidarietà.
“Ho ideato un gadget speciale – racconta Roberto – che chiunque potrà acquistare per sostenere la ricerca. Potrà essere comprato sia da chi parteciperà alla gara, sia da chi vorrà contribuire a distanza. Si tratta di un tronchetto in legno, simbolo di forza e resistenza, che sorregge un numero a scelta tra 1 e 100. Cosa rappresenta? Simbolicamente è uno dei chilometri della corsa”. Il gadget potrà essere acquistato anche in formato digitale, sotto forma di attestato che verrà inviato per email a chi deciderà di fare una donazione.
“L’offerta è libera – spiega Roberto – si tratta di un piccolo gesto dal grande significato. Perché per noi ogni chilometro ‘percorso’ sarà un passo in più verso la speranza di una cura”.
L’ultramaratona si correrà il 22 e 23 maggio prossimo.
L’iniziativa sta già spopolando sui social. Complice la simpatia di Roberto e Alessandro che hanno tolto i freni alla creatività e realizzato post e video che stanno diventando virali.
Ma come partecipare a questa maratona della solidarietà? Chi vive ad Arezzo può contattare direttamente Roberto Russo, scrivendo a robbierusso@virgilio.it. Chi invece vive più lontano, addirittura oltre i confini italiani, può richiedere la versione digitale del “chilometro” scrivendo info@centrodinoferrari.com. Tutti i fondi raccolti saranno destinati al “Centro Dino Ferrari”, che porta avanti il progetto Mitofusina 2 per trovare una cura alla malattia che ha colpito Gaia.
“La speranza – ricorda Roberto – è quella di trovare una cura che rallenti o addirittura blocchi il decorso della malattia. I ricercatori del Centro Dino Ferrari hanno fatto passi da giganti in questi ultimi anni ed è possibile che entro l’anno possano esserci dei risultati. Trovare questa cura è fondamentale per arrestare i sintomi della malattia: penso ai bambini appena diagnosticati, che potrebbero contenere così i danni che la Charcot Marie Tooh2A provoca”.
La malattia di Gaia e la scalata ai 100mila euro
L’impegno di Roberto Russo è iniziato nel marzo del 2018, quando decise di organizzare un pranzo di paese per raccogliere fondi per questa patologia rara che ha colpito la figlia Gaia. “La la partecipazione andò oltre ogni aspettativa – raccontò Roberto ad Arezzo Notizie -. E così decisi di riprovarci l’anno successivo”. Nel 2019 con la pandemia, tutte le iniziative organizzate saltarono. Ma meno di un anno dopo, non appena tutto iniziava a tornare alla normalità, Roberto ripartì. Nel frattempo l’intera comunità di Subbiano, dove vive con la sua famiglia, aveva iniziato a conoscere la sua “battaglia” e in tanti hanno cercato di aiutarlo. È stato allora che babbo Roberto è diventato il “Re dei Selfie”, perché tutti gradivano una foto con lui come testimonianza di solidarietà. Poi il tripudio: l’idea dei braccialetti solidalidali che fece strike nel cuore degli aretini. Inizialmente ne fece stampare 100, con su scritto Mitofusina e impresso accanto un piccolo quadrifoglio porta fortuna. Pensava di non venderli invece divennero virali: i selfie con le fascette di silicone infestarono i social, gli ordini iniziarono ad arrivare da tutta Italia. L’avventura dei braccialetti fruttò 17mila euro e un nuovo balzo in avanti della ricerca. L’inverno successivo una nuova idea: l’arbre magique con l’immagine dell’Omino dei selfie stilizzata. Fu promosso nel periodo pre natalizio e andò a ruba. A giugno 2024 un traguardo incredibile: aveva raggiunto 100mila euro di fondi da destinare alla ricerca. Ma l’avventura non si ferma. Va avanti, almeno per altri 100 chilometri di solidarietà.
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