Da cooperativa edilizia a comunità energetica: modello emiliano di energia condivisa

È operativa la Comunità energetica rinnovabile “Luigi Viappiani SC”: un progetto che trasforma una storica cooperativa edilizia della provincia di Reggio-Emilia in un modello concreto di transizione energetica – aperto a imprese, enti locali e cittadini – capace di produrre e redistribuire energia pulita garantendo benefici ambientali, economici e sociali alla comunità.
La nuova Cer, presentata nella Sala Consiliare del Comune di Castellarano, nasce da un percorso avviato nel 2023 con il coinvolgimento della società cooperativa Viappiani, dell’amministrazione comunale, di partner tecnici e industriali e della Regione Emilia-Romagna.
Il Comune ha messo a disposizione, tramite bando pubblico, le coperture della scuola “Giovanni XXIII” e del centro civico “Casa Aperta” nel Parco dei Popoli, dove saranno installati due impianti fotovoltaici da 99,88 kWp ciascuno. La produzione annua stimata – circa 237.000 kWh – consentirà un risparmio ambientale di oltre 125 tonnellate di CO2, l’equivalente di più di 4.000 alberi piantati in area urbana.
Il progetto è interamente autofinanziato dal soggetto promotore. Il Comune, oltre a utilizzare parte dell’energia prodotta per le proprie utenze, riceverà 147.550 euro per il diritto di superficie, risorse destinate a nuovi interventi pubblici di riqualificazione ambientale. Il modello è inoltre scalabile: la Cer potrà crescere nel tempo accogliendo cittadini, imprese ed enti intermedi interessati a condividere produzione e benefici della transizione ecologica.
Per Giorgio Zanni, sindaco di Castellarano e presidente della Provincia di Reggio Emilia, la Cer segna “un passaggio storico per il territorio”. “Abbiamo dimostrato che fare squadra tra pubblico e privato, tra enti locali e imprese, può generare impatti positivi su tutta la comunità”.
Il vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla, ha ribadito che la Cer rappresenta “un esempio tangibile di cooperazione virtuosa”. L’Emilia-Romagna, ha ricordato, è stata tra le prime regioni a dotarsi di una legge dedicata e di un Tavolo permanente sulle Cer: “I risultati raggiunti ci pongono come riferimento europeo. Entro fine anno uscirà un nuovo bando per sostenere progetti come quello di Castellarano”.
Secondo Andrea Serri, presidente della Cer, la trasformazione della cooperativa è la risposta alle nuove esigenze dei soci: “All’abitare si affiancano oggi sostenibilità e riduzione dei costi energetici. L’ingresso del Comune completa un modello pubblico–privato che, ad oggi, non ha eguali nel panorama nazionale”.
Il progetto si avvale della collaborazione tecnica di Sacmi attraverso Protesa, società specializzata in servizi energetici e impianti fotovoltaici. “Le comunità energetiche non sono solo tecnologia, ma un servizio alla collettività”, ha affermato il presidente Paolo Mongardi. “Questo progetto unisce competenza, comunità e territorio in un’unica visione concreta, restituendo valore alle persone”.
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