Cucinelli: ora tutti impegnati sulla bellezza. Via alla ‘Settimana della custodia’
Prende il nome di ‘Settimana della custodia‘ la nuova iniziativa lanciata da Brunello Cucinelli che invita i cittadini a un impegno civico: ‘Prendersi cura degli spazi di tutti’. Quella bellezza collettiva rispetto alla quale ogni cittadino è chiamato a esserne, pro tempore ‘custode’. Chi se non Brunello Cucinelli che prima di invitare ad una iniziativa collettiva ha dimostrato, concretamente, in cosa possano tradursi gesti garbati e misurati, ma continui, di attenzione al creato, come accaduto nel borgo di Solomeo, in tutta la vallata circostante e in ogni luogo dove nasce un opificio o un atelier che porta il marchio di famiglia.
Questa operosità necessita ora di un impegno collettivo, di cui ognuno si senta investito, nella misura che le è propria, affinché il proprio luogo quotidianamente abitato e vissuto, possa conoscere un atteggiamento di maggiore attenzione, cura, sensibilità.
Il progetto presentato negli spazi di Casa Cucinelli a Milano ha ricevuto l’immediato sostegno della sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, della presidente della Regione Stefania Proietti, dei rettori Maurizio Oliviero e Valerio De Cesaris, rispettivamente dell’università degli Studi e della Stranieri di Perugia e della direttrice dell’accademia di Belle arti perugina, Tiziana D’Achille. Le autorità, a cui sono affidate appunto la custodia dei beni artistici, ambientali, paesaggistici, ma anche quelli urbani e architettonici della città, vedono in questa iniziativa operosa e di sensibilizzazione, una opportunità poderosa di trasformazione del senso di comunità, in nome della bellezza.


Come non cogliere, anche in questa circostanza, quella necessità del più noto imprenditore umbro, di volere essere cittadino della propria comunità dove ha deciso, nonostante la dimensione della propria realtà d’impresa, di volere continuare a vivere e lavorare. Un cittadino comune che intende ricordare quanto opportuno e importante possa essere tenere pulito il proprio ambiente, la propria città.
Cucinelli sottolinea una cultura civica del conservare, del custodire e dell’abbellire illustrata, in occasione della presentazione del progetto, in tutti i suoi diversificati aspetti e che interesserà la settimana che va da 15 al 21 settembre.
Attraverso l’individuazione e la valorizzazione di determinate aree del territorio urbano e periferico del capoluogo umbro, si punta non soltanto a restituire valore ma a custodire la memoria e l’identità cittadine. Il nobile scopo dell’iniziativa, pertanto, è che ogni cittadino si senta coinvolto in questa opera collettiva di abbellimento, che parte dal dedicare attenzione a migliorare la facciata della propria abitazione, a curare le piante del proprio orto, a tenere ben pulito il proprio cancello.


Tutto questo nel segno di un impegno civico e di un dono collettivo, in costante sinergia con le scuole, le famiglie, le associazioni di quartiere, le aziende e i commercianti, così che ognuno possa scegliere uno o più giorni della settimana della Custodia per compiere il proprio gesto di cura verso Perugia.
«Mi piace pensare – ha detto Brunello Cucinelli – che questa settimana della Custodia trovi gioiosamente partecipi tutti i perugini e non solo, solleciti a cogliere l’importanza di prendersi cura ognuno di una piccola parte della nostra splendida città di Perugia, bene dell’umanità. Siamo tutti custodi pro tempore della bellezza e quella rappresentata dalle pietre monumentali, dai parchi, dai giardini e dagli orti di Perugia attende quotidiani, garbati e gentili gesti di cura da parte di tutti, sia di chi abita la città come residente o anche studente, sia di chi ne rimane incantato nel visitarla come turista. Ci hanno suggerito gli antichi ateniesi: “Se il portone di casa tua è pulito, tutta la città è pulita”, “è nostro dovere lasciare una città più bella di come l’abbiamo avuta in eredità” e io credo che tutto possa partire già dalla cura del proprio portone di casa. Il nostro portone, ripulito e lucidato, sarà più bello, il nostro giardino ben curato sarà più bello e dopo avranno nuova luce anche un marciapiede, una panchina, un muro, una targa, una fioriera, poi un vialetto, una fontanella, un piccolo parco, una piazza pubblica e così via. Si innescherà così quel circolo virtuoso per il quale tutti si sentiranno responsabili della bellezza della città e rispettosi del suo territorio. Vedrete, ne sono sicuro, quando ridaremo dignità a certi luoghi, a certi angoli della città, anche la nostra anima ne gioverà e sarà molto più lieve. A Siena, nel palazzo comunale, la rappresentazione del Buon Governo che la mano magistrale di Benozzo Gozzoli dipinse in eterno per il nostro insegnamento e il nostro piacere, illustra il Costituto Senese del 1309, massima espressione delle norme che regolano la vita civile, politica e giudiziaria della città, dove possiamo leggere: “Chi governa deve avere a cuore massimamente la bellezza della città per cagione e diletto e allegrezza dei forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini”».
«La Settimana della Custodia è molto più di un progetto – ha detto la sindaca Vittoria Ferdinandi -, è un atto d’amore collettivo verso la nostra città. È il riconoscimento che la bellezza non è solo un fatto estetico, ma un valore etico, un modo di vivere e di stare insieme. Bellezza è responsabilità condivisa, è prendersi cura l’uno dell’altro e dei luoghi che abitiamo, è la capacità di guardare oltre sé stessi per costruire una comunità più unita e più giusta. Con questa iniziativa diamo voce e spazio a un’idea di partecipazione attiva e concreta, che coinvolga ogni cittadina e cittadino, associazioni, imprese e istituzioni. Custodire la città significa mantenerla viva, darle nuova dignità, restituire luce a quei luoghi che, anche se apparentemente marginali, sono parte della nostra identità collettiva. È un gesto quotidiano e semplice, ma profondamente rivoluzionario. Lavoreremo insieme per ridare valore ai beni comuni, per rafforzare il legame tra le persone e gli spazi urbani, per coltivare un senso civico profondo che si traduca in azioni concrete di cura e rigenerazione. Perché ogni panchina pulita, ogni aiuola rifiorita, ogni muro riportato alla bellezza originaria è un passo verso una città più accogliente, inclusiva e umana. La bellezza di Perugia è la sua anima, ed è compito di tutti noi custodirla e farla crescere, oggi e per chi verrà dopo di noi».
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