Crotone, il pm chiede 5 assoluzioni e 6 condanne nel processo Thomas
La requisitoria nel filone del processo Thomas in corso a Crotone: chieste 6 condanne (due per finanzieri) e 5 assoluzioni
CROTONE – Cinque assoluzioni e sei condanne. Sono le richieste del procuratore Domenico Guarascio nel processo scaturito dall’inchiesta che nel gennaio 2020 portò all’operazione Thomas, condotta dalla Dda di Catanzaro contro i presunti colletti bianchi della cosca Grande Aracri di Cutro. Sotto accusa ci sono anche tre finanzieri imputati di rivelazione di segreti e altro, insieme a vari imprenditori. Per uno di loro, Donato D’Amelio, 71enne di Grumento Nova (Pz), originariamente accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, il pm ha chiesto l’assoluzione. Per gli altri due, Giuseppe Condemi (63), di Crotone, e Roberto Triolo (60), di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), la richiesta è di due anni di reclusione ciascuno.
PRESUNTE TALPE
Un filone dell’inchiesta avrebbe fatto luce anche su presunte “talpe” tra le Fiamme gialle accusate di aver rivelato informazioni sulle indagini ai clan di Crotone, Cutro, Isola Capo Rizzuto e Belvedere Spinello. I militari devono rispondere di avere, attraverso l’abusiva consultazione delle banche dati, attinto informazioni coperte dal segreto istruttorio in favore di alcuni imprenditori, informandoli su attività di polizia giudiziaria o economico-finanziaria in itinere. Oppure compiendo gravi omissioni, per esempio non denunciando reati o fatti suscettibili di approfondimenti investigativi.
GLI IMPRENDITORI
Il pm Guarascio ha, inoltre, chiesto 8 anni per Giuseppe Celi (47) e 12 panni er Ivano Lanzo (45). Celi è accusato di aver fatto parte della cellula catanzarese del clan per conto del quale Lanzo avrebbe tentato di appiccare il rogo alla società Ciop Nautica. Due anni sono stati chiesti per l’imprenditore cutrese Carmine Cotruzzolaro (50), 1 anno e 8 mesi per Ilario Fazzolari (66). I due sono accusati di aver offerto 5000 euro a Condemi perché tenessero indenne da contestazioni lo stesso Greco, condannato nel parallelo processo col rito abbreviato.
RICHIESTE ASSOLUTORIE
Il pm ha chiesto, inoltre, assoluzioni per gli imprenditori cutresi Rosario Lerose (67), Pietro Lerose (37), per il catanzarese Antonio Mercurio (58), per Giovanni Gentile (59), di Lamezia Terme. Concorso esterno in associazione mafiosa, in particolare, è l’accusa per Gentile, che avrebbe messo a disposizione la sua ditta con sede a Lamezia per investimenti della cosca di Cutro. Mercurio e i Lerose sono accusati di truffa al Comune di Cutro per aver falsificato i requisiti per l’ottenimento dell’appalto per il servizio idrico. Ma il pm propone l’assoluzione ai sensi del secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale, quello che ricalca la vecchia insufficienza di prove.
LA DIFESA
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Mario Nigro, Leo Sulla, Silvano Cavarretta. Avranno a disposizione due udienze per le arringhe. Il Tribunale penale di Crotone ha calendarizzato le date del 15 maggio e del 18 luglio prossimi. Nel filone del rito abbreviato si sono registrate quattro condanne, una delle quali per un quarto finanziere imputato.
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