Economia

Cos’è il fiscal drag: quando l’aumento di ricchezza si trasforma in un boomerang


MILANO – Essere più ricchi ma in realtà anche più poveri. Sono gli effetti del fiscal drag, letteralmente “drenaggio fiscale”. Se ne torna a parlare oggi, con il rapporto pubblicato dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, che ha messo in luce come la riduzione delle tasse sbandierata dal governo abbia prodotto molti meno benefici del previsto nelle tasche degli italiani, alle prese invece con un aumento del carico fiscale.

Che cos’è il fiscal drag

Il fiscal drag è il fenomeno per cui un aumento della ricchezza nominale, dovuta ad esempio ad un rinnovo dei contratti legati alla crescita dell’inflazione, si traduce in un aumento del carico fiscale che quindi neutralizza, tutto in parte, l’aumento del reddito. Visto che scaglioni e detrazioni restano invariati, un maggior guadagno viene tassato di più e l’effetto in termini reali è penalizzante.

Come affrontare il fiscal drag

In passato sono state tentate varie vie per correggere questa distorsione. Alla fine degli anni 80 con un meccanismo automatico di recupero basato sull’indicizzazione di scaglioni, delle detrazioni all’inflazione. Poi questo sistema era stato limitato alle sole detrazioni per poi essere abolito definitivamente, limitando gli interventi successivi alla revisione delle detrazioni e degli scaglioni di reddito.


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