Sport

Cortina, pista di bob: via alle discese (promesse mantenute)


Erano in pochi a crederci: il rischio di andare all’estero, un anno fa, per disputare le gare olimpiche di bob, skeleton e slittino, era altissimo. Si parlava di St.Moritz, che sarebbe stato bene al Cio, poi di Innsbruck (pista con l’ammoniaca che non stava per niente bene agli ambientalisti), Pechino, Salt Lake City e infine Lake Place, scelta come piano B dalla Fondazione presieduta da Giovanni Malagò. Dopo polemiche politiche feroci, il ministro Matteo Salvini aveva proposto di restare in Italia, esattamente a Cortina, rifacendo, ma in maniera light, la pista che fu utilizzata ai Giochi del 1956 e poi smantellata (come quella di Cesana 2006, la storia si ripete…). Una scelta rischiosa, restare a Cortina: la Simico alla fine aveva trovato chi si era accollato il bando con un investimento complessivo di 118.424.000 euro , la Impresa Pizzarotti di Parma, famosa da anni in tutto il mondo dove ha costruito dalle carceri ai porti, sino all’alta velocità. E’ stata una volata, un anno e poco più per completare il lavoro (cantiere aperto il 19 febbraio 2024) , rispettando così il cronoprogamma imposto dal Cio, prima pessimista poi entusiasta. Ora ci siamo, in extremis come succede sovente in Italia, ma ci sia siamo. La pista è pronta. Domani, martedì 25, conferenza stampa di Matteo Salvini, Luca Zaia, Paolo Pizzarotti e Matteo Saldini, ad della Simico.

Oggi sopralluoghi delle Federazioni internazionali. Da domani si scende, test in mattinata (tempo permettendo) per la preomologaziome con atleti di tutto il mondo sino al 29 marzo. Pista lunga 1730 metri, sedici le curve: finito il 75 per cento dei lavori, manca solo il contorno che sarà completato più avanti. Il completamento è previsto il 5 novembre 2025 con la successiva omologazione e consegna alla Fondazione per lo svolgimento dei Giochi. . “E’ la pista più bella del mondo, difficile ma anche molto veloce. Nello scetticismo, abbiamo lavorato per mesi al freddo e sotto l’acqua. Ora si comincia ad apprezzare quello che abbiamo fatto”, spiega l’ad Saldini (che forse qualche sassolino dalle scarpe, anzi dagli scarponi, se lo vorrebbe levare…). Cortina ha vinto la sua battaglia fatta di innovazione progettuale, nuova tecnologia, anche ricerca. Hanno lavorato per mesi sino a 260 persone di diverse etnie, con molte donne nei ruoli apicali. Promessa mantenuta. Evitata una figuraccia mondiale. I Giochi di Milano-Cortina 2026 si avvicinano: biglietti ruba, arriveranno tifosi, anche vip, da tutto il mondo. Si vuole fare una bella figura.

Abodi: “Entro ottobre nuovo laboratorio antidoping a Roma”

“Entro il mese di ottobre aprirà il nuovo laboratorio antidoping a Roma”: lo ha detto il ministro allo sport Andrea Abodi in occasione della presentazione della campagna “100% sport”. Il laboratorio, ha aggiunto il ministro, “potrà fare anche un po’ di diplomazia dell’antidoping con i Paesi che non hanno questi laboratori. Siamo a 30 laboratori nel mondo”. Il laboratorio romano sarà utilizzato anche per i Giochi di Milano-Cortina 2026.

Nepi: “I ragazzi sono importanti, nostro compito fargli fare sport”

“Quando vedo dei ragazzi delle scuole calcio come quelli dell’US Acli presenti oggi qui, penso a quanto sia importante che conoscano un uomo come Bearzot attraverso questo premio”: così l’ad di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, durante la cerimonia del Premio Bearzot, al Salone d’Onore del Coni. “Quando avevo la loro età l’Italia vinse il Mondiale dell’82 ed ero io un tifoso. Aver vinto la Coppa del mondo mi ha dato una gioia talmente grande che oggi ricordo ancora cosa facessi e dove fossi.

Ricordo bene l’entusiasmo della mia città e dell’Italia coinvolta in questa straordinaria Coppa. Poi ho avuto la fortuna di veder vincere anche il Mondiale nel 2006, di apprendere dal mondo del calcio e dello sport i valori che trasmette, perché si può perdere, fa parte della vita, ma è sempre un imparare per cercare di migliorare”. Nepi ha poi concluso: “Per noi poi i ragazzi sono l’aspetto più importante con l’insegnamento che parte dai loro allenatori. Il nostro compito, invece, è quello di continuare a far sognare i ragazzi e di non farli mai smettere di fare attività sportiva”.

Mezzaroma: “L’Italia non è più sedentaria come anni fa”

“L’Italia non è più sedentaria come alcuni anni fa. C’è un cambio culturale in atto, lo sport sta assumendo sempre più importanza nella vita sociale e anche economica del Paese, rappresenta l’1,3% del Pil, ossia miliardi di euro generati”: lo ha detto Marco Mezzaroma, presidente di ‘Sport e Salute’ a ‘La Politica nel Pallone’, la trasmissione di Emilio Mancuso, in onda su Rai Gr Parlamento. “Le persone stanno capendo che a qualsiasi età praticare sport porta benefici in termini di benessere fisico e psicologico – ha aggiunto – e dal nostro osservatorio privilegiato, a tutti i livelli, dai comuni alle regioni, c’è interesse per incrementare lo sport, in termini di manifestazioni e impiantistica, ma c’è ancora da lavorare. Bisogna partire dalla scuola e i Giochi della Gioventù rientrano in questo concetto. Ci saranno questi due anni sperimentali e penso di poter dire che l’investimento che si vuole fare sullo sport nella scuola è massiccio anche in termini di risorse per quanto riguarda l’impiantistica sociale. In termini di risorse finanziarie investite nei prossimi anni sulle palestre scolastiche, ci sono varie linee di intervento ma parliamo di qualche centinaio di milioni di euro. È necessario investire, e lo si sta facendo, nelle infrastrutture scolastiche”.


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