Puglia

Conto salato, il pub di Bari sbaglia e cerca il cliente su Facebook

Un errore sul conto, il cliente che non se ne accorge, paga e se ne va. Poi però il titolare del pub si accorge della sua svista e prova a cercarlo su Facebook, per scusarsi e risarcirlo. È successo ieri sera nel pub Terra di Mezzo, in via Amendola a Bari. quando, appunto, il titolare del locale ha riconosciuto, probabilmente durante la chiusura della cassa, di aver battuto per sbaglio uno scontrino dalla somma più elevata rispetto a quanto il tavolo in questione dovesse. ‘Prendi i soldi e scappa’, era il titolo di un vecchio film di Woody Allen, ma in questo caso il titolare del pub non è scappato da nessuna parte. Anzi, il dispiacere per la svista lo ha portato subito a cercare sui social il cliente: “Al gentile signore del tavolo 69 con le 2 splendide bimbe, con cui ho fatto una bella chiacchierata amarcord… ho fatto un errore sul suo pagamento! Se legge questo messaggio la aspetto qui per poter rimediare all’errore!”, ha scritto su Facebook, sperando che quel cliente potesse leggerlo e mettersi in contatto.

E così è stato. Appena mezza giornata dopo l’uomo ha risposto sotto il post, ringraziando dell’onestà del titolare: “Ciao a tutti e grazie per questo bellissimo gesto di onestà! Siamo proprio noi, il “gentile signore del tavolo 69 con le due splendide bimbe” di ieri sera. Volevo ringraziarvi pubblicamente per averci subito cercato e per la grande cortesia nel sistemare l’errore sul conto. È raro trovare una simile attenzione al cliente!”, la lunga risposta del cliente che ha ricordato come quel luogo fosse un punto di riferimento sin dai tempi in cui lui andava all’università e la sede storica del locale fosse nei pressi del Policlinico.

Il botta e risposta si chiude con il sospiro di sollievo da parte del proprietario del pub: “Sono felicissimo che il messaggio ti abbia raggiunto! Credimi, è da stamattina che controllo Facebook sperando ti palesassi! Ti aspetto qui per rimediare all’errore. Ti ringrazio tanto per la comprensione”.

Un gesto, insomma, che dovrebbe essere ordinaria amministrazione ma che invece è un raro momento di onestà e che lascia un sorriso, perché di tanto in tanto riemergono principi e valori che a volte sembrano scomparsi.




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