Sicilia

Confcommercio, l’illegalità costa a imprese 39 miliardi l’anno

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Un consumatore su 4 compra contraffatto, oltre il 70% online

Di Redazione |

ANCONA, 16 GIU – “Nel 2024 l’illegalità è costata
alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi 39,2 miliardi
di euro e ha messo a rischio 276mila posti di lavoro regolari,
in leggera crescita rispetto all’anno precedente”. Sono i dati
emersi durante il convegno promosso da Confcommercio Marche e
dalla Guardia di Finanza delle Marche, dal titolo “Le nuove
dinamiche di mercato nella lotta alla contraffazione e nella
tutela del Made in Italy”, tenutosi questa mattina ad Ancona nel
Salone d’onore del Comando Regionale Guardia di Finanza Marche.
“La contraffazione, nel 2024, ha causato un danno economico
di 5,1 miliardi di euro alle imprese italiane – ha dichiarato
Marco Barbieri, segretario generale Confcommercio Imprese per
l’Italia-. Oltre sei aziende su dieci si dichiarano colpite da
pratiche illecite come l’abusivismo e la vendita di prodotti
falsi, fenomeni che danneggiano l’economia legale e
compromettono il decoro urbano. Per questo riteniamo necessario
un rafforzamento dei controlli da parte delle autorità locali, a
tutela della legalità e della concorrenza leale. Alle imprese
che investono in sicurezza chiediamo che siano riconosciuti
incentivi adeguati, per sostenere costi sempre più alti a
beneficio dell’intera collettività”.
Secondo l’indagine Confcommercio, realizzata in
collaborazione con Format Research, su “illegalità,
contraffazione e abusivismo”, oltre sei imprese su dieci si
ritengono penalizzate dall’abusivismo e dalla contraffazione,
nel centro Italia, il 63,2%, dato leggermente superiore a quello
nazionale. Nel dettaglio: “l’abusivismo commerciale costa 10,3
miliardi di euro, l’abusivismo nella ristorazione pesa per 7,4
miliardi, la contraffazione per 5,1 miliardi, il taccheggio per
5,4 miliardi. (dati Ufficio Studi Confcommercio). Concorrenza
sleale (per il 59,9%) e riduzione dei ricavi (per il 29,1%) sono
gli effetti più pesanti. Un consumatore su quattro (il 24,2%) ha
acquistato un prodotto contraffatto o un servizio illegale nel
2023. Di questi, la maggior parte (il 70,6%) ha utilizzato il
canale online e circa la metà (il 45,6%) ha effettuato acquisti
esclusivamente online. La maggior parte dell’intrattenimento
(86,4% della musica, film, abbonamenti tv, etc.), dei prodotti
di elettronica (65,9%), dei profumi e cosmetici (59,5%) e dei
parafarmaci (58,6%) passa dagli acquisti online. L’acquisto di
prodotti o servizi illegali è soprattutto collegato a ragioni
economiche”.

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