Concessione per il terminal Spinelli, sindacati in allarme: “Siano garantiti i lavoratori”
Genova. Con i recentissimi avvicendamenti ai vertici dell’autorità portuale di Genova e Savona – ieri le dimissioni dei commissari Seno e Benedetti, oggi la nomina del nuovo, Matteo Paroli – i sindacati denunciano il rischio di ripercussioni negative immediate per i lavoratori delle banchine.
In particolare Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sollevano la questione delle concessioni in scadenza (il 30 giugno) per il terminal Spinelli a ponte Etiopia. La riunione del comitato di gestione del porto e quella della commissione consultiva in programma nei prossimi giorni, infatti, è stata congelata. In quella riunione sarebbe stata discussa, probabilmente, una proroga per il rinnovo della concessione.
“Ora il dossier dovrà essere portato avanti dal nuovo commissario che dovrebbe entrare in carica il 16 giugno – scrivono Filt e Uiltrasporti, parlando di preoccupazione e sconcerto – una situazione davvero paradossale che non tiene conto minimamente dei lavoratori, come organizzazioni sindacali abbiamo chiesto da subito la continuità operativa e occupazionale dei lavoratori diretti del terminal e dell’indotto”.
“Non permetteremo che, per la lotta in atto nel porto di Genova tra i terminalisti – sottolineano Filt Cgil, Uiltrasporti e l’Rsa del terminal Spinelli – che per il risiko dei presidenti o per giochi politici, a rimetterci possano essere i lavoratori, siamo pronti a mobilitarci per difendere lavoro e occupazione”.
“L’annullamento delle riunioni del 12 e 13 giugno, in cui si sarebbe dovuta discutere anche la vitale proroga della concessione del Terminal Spinelli, lascia nell’incertezza i lavoratori, con una scadenza ormai imminente – aggiunge la Fit Cisl -. Oltre a ribadire la necessità di garantire continuità occupazionale e operativa, vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà ai lavoratori del terminal Spinelli, e di tutti quelli ad esso collegati, che non possono pagare il prezzo di ritardi, giochi politici o peggio ripicche e tensioni di bottega tra operatori. La tutela del lavoro viene prima di tutto. Saremo al fianco dei lavoratori in ogni azione anche di lotta dura se necessaria a difesa della dignità delle persone e della loro occupazione”.
Nelle passate settimane un grido d’allarme in tal senso era stato lanciato anche dal gruppo Hapag Lloyd che controlla il 49% di Genoa Port Terminal. Il colosso tedesco della logistica, che ha su Genova gran parte della forza lavoro, aveva sottolineato come sarebbe impossibile continuare a investire sullo scalo ligure se le concessioni inizialmente fissate al 2056 si esauriranno invece con queste prossime settimane”.
La proposta dei due commissari dimissionari sarebbe stata quella di prorogare al 29 luglio o addirittura al 30 settembre la concessione in attesa degli esiti dei ricorsi presentati da Spinelli e dalla autorità portuale al consiglio di Stato per la revocazione della sentenza che a ottobre ha annullato, appunto, la concessione della società. Ma anche in attesa di capire se la cosiddetta “norma salva Spinelli“, inserita ed eliminata all’ultimo momento dal decreto Infrastrutture, tornerà nel testo in fase di conversione in legge.
All’ordine del giorno del comitato portuale previsto per domani, giovedì, in realtà ci sarebbero state le istanze di altre aziende della logistica che dopo il 30 giugno si troveranno in una totale incertezza operativa e con il rischio di lavorare con un terminalista “abusivo”.
Ad ogni modo, tecnicamente, se Matteo Paroli entrerà in carica da commissario il 16 giugno – data indicata dal Mit – e non ci saranno cambi di rotta nelle nomine dei comitati portuali, ci sarebbero i tempi per convocare il board e decidere le eventuali proroghe. Il vero interrogativo, su questo fronte, è la direzione che deciderà di prendere Città metropolitana che, sul fotofinish prima delle elezioni comunali a Genova, ha nominato come rappresentante del comitato Davide Maresca, fratello di Francesco, ex assessore comunale al Porto in quota Fdi.
Al di là delle proroghe e delle possibili soluzioni, resta il fatto che a oggi palazzo San Giorgio non si è mai messo al lavoro per riassegnare, tramite bando, le concessioni sul terminal Gpt in caso i ricorsi non andassero a buon fine. Ricordiamo che sull’occupazione del terminal a ponte Etiopia è aperta un’inchiesta della procura di Genova che vede indagati, oltre ad Aldo Spinelli, l’ex presidente dell’autorità portuale Paolo Emilio Signorini e l’attuale presidente del gruppo Spinelli Mario Sommariva.