Liguria

Comunali, Salis: “Non ho nessun bisogno di indicare il vice, io non sono una candidata debole”


Genova. “Non ho nessun bisogno, nessuna intenzione di indicare la vicesindaca o il vicesindaco finché non si saranno svolte le elezioni”. Ancora una volta Silvia Salis, candidata sindaca del centrosinistra a Genova, respinge al mittente l’invito rivolto dallo sfidante Pietro Piciocchi che invece lunedì scorso ha presentato ufficialmente il ticket con la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo.

“Da destra sta crescendo questa polemica sul fantomatico ruolo del vicesindaco o vicesindaca nel centrosinistra – commenta Salis a margine della presentazione del libro Lavoro povero a Genova a cura di Luca Borzani -. È stato un tema per loro perché, avendo un candidato debole, hanno dovuto presentare una vicesindaca a sostegno del candidato. Io non sono una candidata debole, sono una candidata che è avanti in questo momento a Genova“.

Nessun ticket con un vicesindaco indicato in anticipo, ribadisce la candidata, perché “essendo una coalizione progressista e democratica, chiaramente aspetteremo le elezioni per poi fare le valutazioni successive“.

“Ma non solo – prosegue – noi non ci facciamo dettare l’agenda dalle debolezze del centrodestra o della destra. Prima la campagna elettorale la stava facendo Bucci, poi hanno dovuto chiamare da Roma la vicesindaca. E ora continuano a pensare di poter in qualche modo dettare la mia agenda. Loro non hanno nessun potere sulle decisioni mie e del campo progressista ed essendo una coalizione che ha un processo politico serio valuteremo tutte le cariche successivamente alle elezioni”.

E oggi a mettere nel mirino Ilaria Cavo e tutta la sua coalizione è proprio una delle possibili aspiranti al ruolo di vice in un’eventuale giunta di centrosinistra, l’ex eurodeputata del M5s Tiziana Beghin: “Ha ragione Cavo: loro sono l’altro ieri. Sono un passato fatto di inchieste, di frequentazioni opache e di indagini per soldi pubblici utilizzati pare per andare a scrocco in uno stabilimento balneare. Sono un passato che ha distrutto la sanità, che ha allungato le liste d’attesa costringendo i genovesi a rivolgersi ai privati o a non curarsi. Sono un passato incapace di sostenere il sociale, fatte salve le ore di servizi sociali che i loro colleghi arrestati hanno dovuto ingoiare dopo aver patteggiato”.

Non si fa attendere la replica di Cavo in una nota:Io chiamata da Roma? Ma Silvia Salis è proprio convinta che sia una debolezza il fatto che io sia stata chiamata come candidata vice sindaca da Roma? Innanzitutto, lei dov’era quando è stata chiamata per essere candidata? Non era lei la vicepresidente del Coni, con sede a Roma? Con tutto il rispetto per ogni ruolo, faccio presente che a Roma sono stata mandata dai cittadini genovesi e, si mettano tutti il cuore in pace, proseguirò il mio impegno per Genova, non solo come parlamentare, ma anche candidandomi a un ruolo amministrativo nella mia città, in modo da garantire un collegamento ancora più forte tra Genova e Roma. E questo non potrà che essere un valore aggiunto. Visto che questo tema ritorna, ribadisco che l’avere annunciato il ticket è un atto di grande trasparenza, serietà e forza da parte di una coalizione compatta (la nostra di centrodestra) che dall’altra parte non c’è”.

A breve distanza anche la replica di Pietro Piciocchi a margine della presentazione del simbolo della lista Vince Genova: “Sapete qual è la differenza tra noi e loro? Che noi siamo una squadra. Siamo una squadra forte, siamo una squadra coesa. E i grandi risultati si ottengono insieme. Io l’ho detto, a me non interessa fare il fenomeno, essere il comandante in capo. Piuttosto che loro chiariscano, dicano chi sarà il loro vicesindaco, dicano come pensano di comporre tutti i contrasti e tutte le lacerazioni che hanno e che adesso stanno tenendo nascoste. Loro non si vogliono confrontare perché sanno che il giorno che si verranno a confrontare dovranno dire cosa vogliono fare su alcuni temi che per loro sono divisivi: il Galliera lo vogliono fare? Il termovalorizzatore lo vogliono fare? La gratuità dei mezzi pubblici la vogliono levare? Io non vedo l’ora di poter discutere con loro di questo”.




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