Friuli Venezia Giulia

Comitato No Ovovia, 250 persone in Piazza a protestare

14.06.2025 – 11.04 –  È stata una protesta rumorosa, tra musica, tamburi, fischi e colpi di pentola quella svolta nel tardo pomeriggio di ieri – 13 giugno – dal Comitato No Ovovia, per far sentire ancora di più la propria voce davanti al Municipio, dove era in corso la seduta del Consiglio comunale impegnato a discutere in una seduta fiume le osservazioni sulla variante 12 del contestato progetto della Cabinovia di collegamento tra il centro cittadino e il Carso. Circa 250 persone hanno preso parte alla protesta, con bandiere e cartelli, per esprimere per l’ennesima volta la propria contrarietà all’opera. “Ovovia grande idiozia”, “Ovovia basta”, “Riprendiamoci la città” c’era scritto su alcuni degli striscioni esposti durante la mobilitazione, che ha visto anche interventi alternarsi al microfono. “Non ci hanno mai dato la possibilità di un vero confronto” è stato detto riferendosi all’amministrazione comunale, “la cabinovia è inutile e insostenibile e molti cittadini sono contrari alla sua realizzazione” è stato più volte sottolineato “ma il Comune non vuole ascoltare”. Secondo il leader del Comitato No Ovovia William Starc “l’amministrazione doveva fare il referendum ed è stata smentita dai recenti sondaggi. La cabinovia è un’opera inutile, illegittima, impattante ed insicura. In Aula non esiste confronto con la maggioranza che ha deciso di non interloquire. Se ne stanno vergognosamente silenti mentre le opposizioni si svenano parlando per ore”.

I lavori in Aula riprenderanno la prossima settimana ma il Comune rischia seriamente lo stallo: “Le osservazioni dei cittadini – rincara Starc – non stanno trovando riscontro necessario, facciamoci sentire perché la città è matura e quando si tratta di opere impattanti è fondamentale la trasparenza, l’ascolto e la partecipazione. Diamo forza alle nostre idee” ha concluso. Tutti i consiglieri – sia di maggioranza che di opposizione – sono stati invitati dal Comitato ad esprimere in un minuto la propria posizione in merito al progetto. La prima a prendere la parola è stata Laura Famulari (Pd) per ribadire: “I triestini non vogliono l’ovovia, sarà una battaglia difficile, non c’è predisposizione all’ascolto, non ci è stato consentito di discutere le osservazioni ed ad oggi sono state votate e approvate solo cinque controdeduzioni ma abbiamo ancora tante giornate di battaglia davanti”. Poi ha preso la parola Marisa Vidali: “È falso dire che il Tar impone di approvare questa variante così come è falso accusarci di bloccare i lavori, c’era una commissione ad hoc dove ci sarebbe dovuto essere il vero confronto”. A rivolgersi al sindaco Dipiazza è stato Alberto Pasino (lista Punto Franco) “ma davvero lei vuole essere ricordato così male? Essere ricordato come il sindaco dell’ovovia?”. Presente anche la consigliera Alessandra Richetti dei 5 stelle, Rosanna Pucci e Francesco Russo del Pd oltre che Riccardo Laterza di Adesso Trieste.

[e.b.]




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