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Caso Pierina, chiesto il rinvio a giudizio per Louis Dassilva: “Rischia la condanna all’ergastolo”

Il pubblico ministero Daniele Paci ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio per Louis Dassilva, il 35enne senegalese indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, 78enne uccisa la notte del 3 ottobre 2023 in via del Ciclamino. L’accusa è di omicidio volontario, aggravato dai motivi abbietti, dalla crudeltà, dall’aver commesso il fatto in orario notturno e approfittando delle condizioni di tempo, di luogo e di persona, tali da ostacolare la privata difesa, e dalla premeditazione. La decisione verrà presa il 23 giugno, giorno scelto dal gup Raffaele Deflorio per l’udienza preliminare. Il senegalese rischia la condanna all’ergastolo.

Intanto, ieri Dassilva è comparso davanti al gip Vinicio Cantarini per l’udienza di incidente probatorio su un audio della notte dell’omicidio, richiesta dai suoi legali Riario Fabbri e Andrea Guidi. Il senegalese, che ha intrapreso già due volte lo sciopero della fame in segno di protesta, continua a dirsi innocente, una posizione ribadita anche ieri mattina al gip in un breve momento di pausa d’udienza. Nella stessa occasione, è stato anche acquisito il risultato della consulenza sul colore della pelle del soggetto ignoto: secondo la Procura la notte del delitto una telecamera avrebbe ripreso il presunto autore dell’omicidio tornare verso il condominio dopo aver gettato l’arma. L’accertamento peritale, condotto dal brigadiere Saverio Paolino, il tenente colonnello Francesco Zampa del Ris di Parma e dal professore Sebastiano Battiato, ordinario di Informatica all’Università di Catania, si è quindi chiuso con una valutazione che il colore della pelle del soggetto ignoto non può essere stabilito. La procura e la squadra mobile della questura di Rimini restano però convinti della sua colpevolezza, per movente ed opportunità.

In udienza preliminare ci sarà anche la possibilità per le parti offese di costituirsi parti civili, tra queste i figli e nipoti di Pierina Paganelli rappresentati dagli avvocati Marco e Monica Lunedei. Parte offesa al momento rimane anche la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, la donna che con il senegalese aveva avuto una relazione extraconiugale e che, dopo essere stata indagata per favoreggiamento personale, ha confessato di aver incontrato Dassilva la mattina del 4 ottobre, giorno del ritrovamento del cadavere nel garage. L’uomo le avrebbe quindi detto come fare e cosa dire per dare l’allarme in qualche maniera, facendolo lei intuire che il cadavere lui l’avesse già visto. Per la procura queste parole sono state una conferma degli indizi contro l’indagato.

L’articolo Caso Pierina, chiesto il rinvio a giudizio per Louis Dassilva: “Rischia la condanna all’ergastolo” proviene da Il Fatto Quotidiano.


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