Carla Bruni: «L’adulterio per me non è un peccato. Se si innamorasse, però…»
Il mondo è bello perché è vario. Si dice così e, fortunatamente, è davvero così. Per esempio sul tradimento, non la pensiamo tutti allo stesso modo. In queste ore sta destando scalpore la sincera dichiarazione di Carla Bruni sul tema adulterio. Ospite del programma televisivo Belve, noto per mettere in scena discussioni spesso scomode, la modella 56enne e moglie del politico Nicolas Sarkozy dal 2008, ha espresso la sua opinione alla conduttrice Francesca Fagnani: «L’adulterio per me non è un peccato, sono figlia di quell’amore. Se fosse fisico l’adulterio lo sopporterei. Se si innamorasse, no…».
Per chi non lo sapesse, Carla Bruni è nata dalla relazione extraconiugale della pianista e attrice Marisa Borini con l’ex chitarrista classico Maurizio Remmert. I due furono amanti tra il 1960 e il 1967, mentre la madre di Carla Bruni era regolarmente sposata con l’industriale e compositore di musica classica e d’opera italiana Alberto Bruni Tedeschi.
Accettare l’adulterio fisico come Carla Bruni (e condannare quello sentimentale): parola alla psicologa
Da quanto ha dichiarato, Carla Bruni non vede come un peccato la relazione extraconiugale limitata all’atto sessuale. Come sottolinea la psicologa e psicoanalista Elena Benvenuti, «queste suddivisioni nette tra mente, corpo e cuore vanno valutate con attenzione e con il dovuto senso critico. Dico questo partendo dal presupposto che siamo esseri complessi, costituiti da tanti piani che si intersecano, contaminano e tengono insieme l’un l’altro. Il pensiero espresso da Carla Bruni riguardo l’adulterio fa indubbiamente riflettere, ed è un bene che sia così. Il primo rischio di un approccio come il suo è quello di farsi andare bene un po’ tutto, magari ingoiando molti rospi per tenere in piedi la relazione di coppia, giustificandosi con il “tanto ama me”.
D’altro canto, non senza un certo cinismo va detto che nella vita è bene allenarsi a una certa tolleranza al tradimento, dato che questo può avvenire all’interno di ogni relazione, da quella lavorativa a quella amicale, senza scordare i rapporti familiari, a partire dalla relazione con i genitori, dai quali un figlio può sentirsi tradito, ad esempio nella difficile fase dell’adolescenza.
Tornando alla dichiarazione di Carla Bruni, che il sesso possa essere completamente staccato dalle emozioni, resta tutto da vedere. Certamente viene più facile perdonare un tradimento puramente legato all’atto fisico, alla trasgressione erotica e all’impulso di fronte al quale non si è riusciti a resistere. Viene anche più facile per chi ha tradito chiedere scusa. Quando tradiamo sul piano dell’anima – quindi con un coinvolgimento emotivo – le cose si complicano e se è vero che l’essere umano riesce a superare traumi anche più gravi, il tradimento in cui è subentrato l’amore per un’altra persona richiede necessariamente un processo di guarigione lungo e accidentato, contraddistinto da dolore. In conclusione, però, attenzione a credere (o forse a illudersi) che l’atto sessuale, specie se ripetuto per lungo tempo, sia soltanto un tradimento fisico, dunque poco o meno rilevante. Che lo si voglia oppure no, spesso anche i sentimenti entrano in campo».
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