Cardiologia al Cardarelli ‘smantellata’, l’ex consigliere regionale Bernardi: “Un delitto che non si può permettere” | isNews
La lettera aperta da paziente del reparto: “Ho seguito il dibattito, speriamo che la miopia politica non butti alle ortiche quello che di meglio abbiamo in regione nel campo della sanità”
CAMPOBASSO. “Ci sono date che non riesci dimenticare, come quel venerdì del lontano 30 ottobre 2015 quando il mio medico, con un violento infarto in atto, mi accompagnò lui stesso al pronto soccorso. Se oggi, dopo dieci anni, sono ancora vivo lo devo esclusivamente a quella struttura di Cardiologia del Cardarelli e al mio medico, che intuì l’infarto prima ancora che iniziassero i dolori al petto. Sono stato seguito con grande senso di umanità e professionalità”. Così in una lettera aperta Augusto Bernardi, ex consigliere regionale e segretario regionale della Cisl, racconta la sua esperienza da paziente di quel reparto, con aspre critiche sul dibattito attuale attorno alla struttura.
“Dopo i primi stent – ricorda – ne sono seguiti altri e poi altri ancora, il tutto con degenze ospedaliere sempre più qualificate fino al giorno in cui, ricoverato per l’ennesimo stent, perdo la frequenza, scatta l’allarme arrivano di corsa infermieri e cardiologi, defibrillizzano e ritorno alla vita. Poi ancora, impianto di pacemaker con defibrillatore e ancora controlli periodici che mi hanno consentito di continuare a vivere per godere dei nipotini, con una qualità della vita più che accettabile”.
“Un grande reparto quello di Cardiologia del Cardarelli – sottolinea – un reparto adeguato alle evoluzioni dei tempi, con tecnologie avanzate e con personale dotato di senso di umanità e grande professionalità, che ha garantito e assicurato il servizio in tutta le Regione, anche nei momenti di difficoltà del servizio sanitario, curando patologie acute e croniche. Pochi sanno che ogni paziente di quel reparto è monitorato istante per istante e che nelle camerette non manca niente dai bagni all’aria condizionata alle televisioni… “.
“Ho seguito il dibattito in Consiglio Regionale sullo smantellamento di quel reparto con personale destinato in altri distretti – aggiunge poi – Ci vuole un cuore di pietra e una forte miopia politica per programmare lo smantellamento di un reparto di eccellenza, fiore all’occhiello della sanità molisana. Disperdere quelle professionalità è un delitto che i Molisani non possono permettere”.
“È destino – spiega – che debba ancora lottare fino alla fine e anche in questa occasione vedremo se costituire un comitato regionale ‘Pro Cardiologia Cardarelli’ con l’obiettivo di mantenere l’integrità del reparto, potenziarlo e rilanciarlo in una veste che tranquillamente può superare i confini regionali. Speriamo che la miopia politica non butti alle ortiche quello che di meglio abbiamo in regione nel campo della sanità”, chiosa Bernardi.
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