Carceri italiane al collasso, sovraffollamento al 134%. Trieste e Gorizia in gravi condizioni
13.06.25 – 17:45 – E’ grave la situazione del sovraffollamento nelle carceri italiane, che in alcuni casi arriva a superare il 134%. In data 25 maggio 2025, sono 62.722 i detenuti presenti rispetto ad una disponibilità di 51.280 posti – di cui quasi 5 mila non utilizzabili.
Questi dati, resi pubblici dall’Associazione Luca Coscioni, provengono dalle relazioni effettuate da 66 Aziende Sanitarie Locali (ASL) in seguito alle visite negli istituti penitenziari italiani, ottenute attraverso un accesso civico avviato lo scorso dicembre, e rappresentano un importante punto di partenza per rendere trasparenti le condizioni nelle carceri del Paese. Tuttavia, in molto casi le redazioni appaiono carenti e prive di indicazioni su fondamentali come, ad esempio, eventuali direttive regionali o reazioni istituzionali alle criticità segnalate.
“Nella stragrande maggioranza dei casi, negli istituti di pena italiani non sono stati effettuati neanche interventi di ordinaria amministrazione, una negligenza che, già grave di per sé, si acuisce per il sovraffollamento di oltre il 134%”, riporta una nota dall’Associazione.
Dando uno sguardo in Friuli Venezia Giulia, ASUGI (Azienda Sanitaria Giuliano Isontina) è l’unica ASL ad aver fornito accesso agli atti, dando una panoramica sulle zone di Trieste e Gorizia.
A Trieste, una seconda ispezione ha decretato un sensibile peggioramento, specialmente per le condizioni igienico-sanitarie – disposte dal Ministero della Giustizia – e la vivibilità nelle celle. Inoltre, la sezione ex isolamento, da anni in attesa di ristrutturazione, si presenta in uno stato di degrado totale ma viene lo stesso utilizzata. Ancora visibili, poi, i danni causati dalla rivolta dei detenuti del luglio 2024.
Per quanto riguarda il penitenziario di Gorizia, dalla visita ispettiva sono emerse numerose criticità aperte: la pavimentazione sconnessa, infiltrazioni d’acqua e umidità, barriere architettoniche e il deterioramento di porte e infissi.
Da segnalare che dal 2024 è attiva la piattaforma FreedomLeaks, la quale consente di segnalare in anonimato violazioni del diritto alla salute nelle carceri.
[e.s.]