Basilicata

Buoi spaventati finiscono sulla folla, paura e 7 feriti ad Accettura

Spaventati dai fuochi d’artificio i buoi che trainavano la teca del santo durante la festa di Accettura si scagliano sulla folla: 7 feriti. Una ambulanza sul posto; ore di attesa per le altre


La gioia per la festa attesa tutto l’anno, si è trasformata in paura in pochi attimi. È bastato che cominciassero i fuochi d’artificio in onore di San Giuliano, durante la fase centrale della Festa del Maggio di Accettura, perché i due buoi che trainavano un carretto con la teca del Santo, perdessero il controllo per la paura.
I due animali, enormi, hanno scavalcato il cerro del Maggio e sono finiti sulla folla. Sette i feriti, di cui però quattro hanno richiesto l’intervento dei sanitari, uno dei quali, un 78enne, era il più grave per un trauma alla milza.

I sanitari dell’unica ambulanza già presente sul posto, come previsto durante le iniziative pubbliche, ha dovuto occuparsi di soccorrere i tanti feriti in attesa che da Matera, ore dopo, arrivassero altri mezzi di soccorso. Sulla festa, infatti, si è abbattuto uno dei problemi principali della sanità territoriale: la mancanza di mezzi. Nelle stesse ore, infatti, un incidente che aveva coinvolto un motociclista a Ferrandina aveva impegnato le squadre che, appena terminato quell’intervento, si sono recate a Accettura.
Secondo quanto sarebbe previsto, infatti, dopo le 20 l’unica eliambulanza in grado di intervenire in notturna è quella del San Carlo di Potenza. Le ambulanze, invece, sarebbero quelle provenienti da Matera da cui Accettura dista quasi 75 chilometri.

Il sistema sanitario territoriale lucano, d’altronde, risente non da oggi delle particolari caratteristiche della Basilicata che si sviluppa attraverso arterie stradali non sempre agevoli. Un elemento con cui ogni piano sanitario è chiamato a fare i conti e che rischia, come in questo caso, di rappresentare un fattore determinante in casi in cui il tempo è fondamentale.
Evitato il peggio, per fortuna, ma resta un tema importante, quello delle infrastrutture della Basilicata che possono trasformare un intervento di soccorso, in un esempio di sanità da terzo mondo.

A quasi 24 ore dai fatti, la situazione dei feriti ricoverati al San Carlo di Potenza è stazionaria. L’anziano colpito dai buoi alla milza, infatti, è stato già trasferito dalla Rianimazione al reparto ospedaliero.
Il carretto con la teca, in arrivo da Sora (dove il Santo era stato decapitato il 27 gennaio del 161) aveva partecipato per la prima volta, eccezionalmente ai festeggiamenti in concomitanza con il 300mo anniversario delle celebrazioni. Ieri su decisione unanime, gli accetturesi hanno potuto seguire solo le celebrazioni religiose, nel rispetto per i feriti e le famiglie coinvolte. Le indagini condotte dai carabinieri, intanto, dovranno comprendere le responsabilità e l’esatta dinamica dei fatti.

Alla cittadina è arrivata la nota di vicinanza del presidente della Provincia di Matera, Mancini che «Ha voluto esprimere, a nome di tutta l’istituzione i più sentiti auguri di pronta guarigione alle persone rimaste ferite e rassicurare sulla piena disponibilità a offrire ogni supporto necessario in questo momento delicato. Condivido- ha aggiunto Mancini – la decisione del sindaco Alfonso Vespe di sospendere i festeggiamenti e sono certo che la comunità di Accettura saprà affrontare questa difficile situazione con la forza e la dignità che la contraddistinguono».

Sui fatti di Accettura anche una nota dell’assessore regionale alla sanità, Latronico: «È doloroso vedere che eventi spiacevoli abbiano turbato un momento di celebrazione e condivisione, che da sempre unisce le persone nel rispetto delle tradizioni – scrive in una nota – Confidando nella forza e nella determinazione di questa comunità, certo che saprà superare le difficoltà con dignità e unità, desidero esprimere la mia solidarietà e rivolgere un ringraziamento ai soccorritori, ai volontari e ai professionisti della salute intervenuti per prestare soccorso. Alle persone ferite, che stanno ricevendo le cure necessarie nei nosocomi lucani, un augurio di pronta guarigione».


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