Marche

budget speso sotto la media nazionale

ANCONA Sull’istallazione delle grandi apparecchiature per svecchiare il parco macchine dei nostri ospedali, stiamo marciando spediti: delle 57 acquistate, l’81% è anche già stato collaudato. Sulla realizzazione di Case e Ospedali di comunità, meno. A tracciare un bilancio aggiornato a febbraio sullo stato di avanzamento procedurale e finanziario della Missione 6 Sanità del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è stato il Ministero della Salute. Documento condiviso durante l’incontro del 6 marzo scorso con le Regioni.

Prendendo in esame il parametro del budget speso rispetto a quello assegnato dal Pnrr, le Marche mostrano una corsa al ralenti nelle cinque linee di finanziamento in cui si articola la Missione. Sul fronte delle 29 Case di comunità da distribuire sul nostro territorio, la classifica nazionale ci vede al quindicesimo posto, con un budget speso pari al 7,73% contro una media nazionale che si assesta sul 14,59%. Non va molto meglio se ci spostiamo sul capitolo degli Ospedali di comunità (nove quelli da realizzare o riconvertire nelle Marche): in questo caso, nella graduatoria italiana ci piazziamo al nono posto con un 10,36% di budget speso rispetto a una media nazionale del 11,51%.

I capitoli

Passando alla linea per gli Ospedali sicuri e sostenibili (intervento che, tra gli altri, riguarda il nosocomio di Pergola) siamo al sedicesimo posto con un budget speso al 3,26% contro un 10,71% nazionale. E ancora: per la digitalizzazione dei Dea (Dipartimento di emergenza e accettazione), ci collochiamo al diciottesimo posto: un budget speso al 3,69% contro una media nazionale del 17,63%.

Diverso il discorso se il parametro di osservazione diventa quello dell’avviamento o collaudo dei cantieri per le diverse strutture finanziate con il Pnrr. In questo caso, le Marche corrono alla velocità del gruppo di testa italiano. Quanto alle 29 Case di comunità – che cubano 42.494.802 euro di finanziamenti Pnrr – il 79% dei cantieri risulta avviato. Mentre i lavori per realizzare gli Ospedali di comunità (budget Pnrr: 23.178.983 euro) sono tutti partiti. Parliamo delle due strutture nell’Ast 1 di Pesaro, a Mombaroccio e Cagli, rispettivamente del valore di 4,8 milioni e 7.611.256 euro.

Nell’Ast 2 di Ancona muove invece i primi passi la realizzazione dell’Ospedale di comunità di Jesi da 6.321.429 euro, mentre sono stati conclusi i lavori in quelli di Loreto (208.248 euro) e Chiaravalle (208.035 euro). Scendendo verso l’Ast 3 di Macerata, troviamo i cantieri per i nosocomi di Corridonia (1.940.000 euro) e Treia (1.790.088 euro). Ultimi, ma non in ordine di importanza: gli Ospedali di comunità di Ascoli Piceno (2,7 milioni) e San Benedetto del Tronto (2.721.128 euro). Una partita complessa, da chiudere entro il giugno 2026, secondo i tempi serrati dettati dal Pnrr. Ma da quando è stato approvato il Piano (e con esso le risorse da mettere in campo) sono cambiate diverse cose: in primis, i prezzi delle materie prime che hanno fatto schizzare alle stelle anche i costi delle strutture da realizzare.

L’intervento in extremis

Per questo motivo la Regione, nell’assestamento di bilancio 2023/2025, aveva stanziato 14 milioni di euro aggiuntivi a beneficio di Case e Ospedali di comunità, così da non lasciare le opere al palo, rischiando di perdere pure i soldi del Pnrr. A farne le spese erano stati i nuovi ospedali dell’Inrca e di Fermo, che avevano visto slittare in avanti i finanziamenti. La corsa contro è iniziata.




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