Bper, Pwc fissa il prezzo minimo della Popolare di Sondrio
MILANO – Il prezzo giusto, il fair value in gergo finanziario, delle azioni delle Popolare di Sondrio «è non inferiore a euro 10,285» l’una, escludendo il dividendo da 80 centesimi di recente annunciato e includendo il premio di controllo.
È questa la conclusione a cui giungono gli esperti di Pwc, incaricati da Bper di stimare il valore corretto o fair value dei titoli dell’istituto valtellinese su cui lo stesso gruppo modenese, il 6 febbraio, ha annunciato un’offerta pubblica di scambio (Ops). La relazione degli esperti indipendenti di Pwc, datata 14 marzo e basata anche sui numeri del 2024 e su quelli del nuovo piano industriale della Sondrio presentati nei giorni scorsi, è inserita tra i documenti depositati da Bper in vista della prossima assemblea dei soci. L’assise, il 18 aprile, dovrà approvare l’aumento di capitale da un massimo di 657.409.377 azioni alla base dell’operazione.


Da ricordare che la banca modenese propone di scambiare 1,45 propri titoli di nuova emissione con un’azione della Popolare di Sondrio (Bpso). Uno scambio che ai prezzi del 5 febbraio attribuiva a Bpso un valore di 9,527 euro, con un premio del 6,6 per cento. Tuttavia, alle quotazioni di Borsa di ieri, la valorizzazione della Sondrio implicita sale a 11,1766 euro. L’offerta risulta, però, a sconto, se si considera che Bpso ieri a Piazza Affari ha chiuso le negoziazioni a 11,66 euro.
Nei giorni scorsi, gli analisti di Intermonte avevano prospettato un rilancio che al momento non sembra essere nei piani del gruppo modenese. Bper, tra l’altro, ha ipotizzato come soglia minima per il successo dell’offerta il raggiungimento del 35% della Sondrio. Un obiettivo non difficile da centrare se si considera che l’azionista comune Unipol, favorevole all’idea di un’unione delle forze tra le due banche, possiede quasi il 20% di Bpso.


Intanto, ieri, Insieme per la Popolare, l’associazione di oltre 3.500 piccoli azionisti con più del 6,5% della Sondrio, ha mostrato apprezzamento per il nuovo piano industriale di recente annunciato, basato su un raddoppio dei dividendi e su un futuro in autonomia. L’associazione ritiene «ambizioso» ma «attendibile e realizzabile» anche l’impegno di raddoppiare le cedole.
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