Bologna in finale di coppa Italia, 2-1 all’Empoli. Il 14 maggio la sfida al Milan – Calcio
BOLOGNA – «Tutti a Roma», non vedevano l’ora di cantarlo. Da mezzo secolo e passa. Dall’Ara pieno per festeggiare l’allegra e scontata convalida di una prenotazione effettuata già all’andata (0-3) e il Bologna che, battendo 2-1 l’Empoli, tornerà a giocare, contro il Milan, una finale di Coppa Italia per la precisione a 51 anni da quella vinta ai rigori sul Palermo. E a 61 dallo spareggio scudetto sempre all’Olimpico vinto 2-0 sull’Inter, unico precedente storico del campionato solleticato dall’attualità. In questo arco infinito di tempo i rossoblù al massimo hanno vinto una finale di Intertoto nel 1999, capirai, e persa nel 1989 una di Mitropa, una roba che, per chi se la rammenta, odora di cabina del telefono.
Quarta finale in tre stagioni per Italiano
Ne ha disputate di più Vincenzo Italiano in tre stagioni, di finali, che non il suo attuale club in mezza esistenza di carestie: per l’allenatore è la quarta, dopo una di Coppa Italia e due di Conference, tutte perdute. L’incubo del poker a rovescio turberà i suoi prossimi sonni. Quelle sconfitte all’ultimo atto lo portarono al velenoso divorzio con Firenze e a questa nuova vita sotto le Due Torri, dove ha fatto invece innamorare tutti col gioco, certo, coi risultati inattesi, soprattutto, ma anche per la passionalità alla Carletto Mazzone (vedi espulsione contro l’Inter), i palloni tirati in curva a ogni vittoria, il temperamento siculo e le ripetute dichiarazioni al miele che hanno mandato in visibilio una piazza appena tradita dall’algido Motta. Italiano ha detto che il Bologna è la sua big, cosa mai neanche pensata un secondo da Thiago, e lo stadio puntualmente gli dedica un coro, cosa mai neanche pensata un secondo per Thiago.
Decide Dallinga nel finale
Quella di questa sera è stata una seria compassata esibizione, con i toscani in altre faccende affaccendati che hanno schierato 9 riserve e gli emiliani in rete al 7’ con un colpo di testa di Fabbian su cross di Moro. Un tap in di Kovalenko al 33’ ha sancito l’1-1 della pausa. Nella ripresa ritmi bassi, Empoli falloso e Bologna che dopo molte occasioni trova il 2-1 alla fine sempre di testa con Dallinga su cross di Lykogiannis.

Appuntamento all’Olimpico
Curiosamente Bologna e Milan si affronteranno anche in campionato al Meazza nella giornata precedente alla finale, quindi due volte nel giro di pochi giorni. La storia assegna ai rossoneri il ruolo di favoriti, ma la classifica della serie A a oggi dice il contrario con i guastafeste di Italiano al quarto posto in zona Champions e quella di Conceiçao al nono, indietro di 9 punti. Per il Milan la finale di Roma sarà esiziale, praticamente l’unica chance residua per non restare fuori dall’Europa e salvare così una stagione tanto tribolata, ma ancora capace di colpi di scena come quello del derby di martedì. Per il Bologna è invece un’occasione più unica che rara, ma la paura di sprecare agli ultimi metri una corsa strepitosa potrebbe zavorrare le ali. Vedremo allora quale sarà la sorpresa più sorprendente, il 14 maggio.
Bologna-Empoli 2-1 (1-1)
Bologna (4-2-3-1): Ravaglia, De Silvestri, Beukema, Lucumi (1′ st Erlic), Lykogiannis, Moro, Freuler (37′ st El Azzouzi), Orsolini (1′ st Dominguez), Fabbian (27′ st Pobega), Cambiaghi (27′ st Pedrola), Dallinga. (1 Skorupski, 23 Bagnolini, 14 Calabria, 33 Miranda, 17 El Azzouzi, 19 Ferguson, 20 Aebischer, 21 Odgaard, 9 Castro, 11 Ndoye). All.: Italiano.
Empoli (3-5-2): Seghetti, De Sciglio, Marianucci (1′ st Goglichidze), Tosto, Ebuhei (17′ st Gyasi), Kovalenko (35′ st Campaniello), Bacci (17′ st Henderson), Sambia, Cacace, Solbakken (1′ st Colombo), Konate. (1 Silvestri, 98 Brancolini, 42 Moray, 14 Di Leva, 39 Baralla, 31 Asmussen, 89 Campaniello). All.: D’Aversa.
Arbitro: Marcenaro di Genova.
Reti: nel pt 7′ Fabbian, 32′ Kovalenko; nel st 42′ Dallinga.
Angoli: 6-2 per il Bologna.
Recupero: 1′ e 2′.
Ammoniti: De Sciglio, Marianucci, Orsolini, Sambia per gioco scorretto.
Spettatori: 27.033.
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