Blitz di Bruciamo Tutto al Ministero dell’Economia, lanciate banconote da 0 euro in terra
Una pioggia di banconote lilla, dal valore simbolico di “zero euro”, è caduta questa mattina davanti a uno degli ingressi del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Non si è trattato di un gesto goliardico, ma del cuore di un’azione di protesta civile messa in scena da quattro attiviste del collettivo femminista “Bruciamo Tutto”.
Con un gesto silenzioso ma visibilissimo, le giovani donne hanno chiesto di accendere i riflettori su un tema che rischia di rimanere inascoltato: l’insufficienza dei fondi per il “Reddito di Libertà”, la misura economica destinata alle donne vittime di violenza domestica.
«6489 domande. Solo 2772 accolte. Le altre?», recitava il grande striscione srotolato a terra tra le banconote simboliche, mentre un secondo cartello portava il titolo della campagna: “Un Reddito per Uscrine”. Un gioco di parole che strizza l’occhio alla realtà: uscire da situazioni di violenza, oggi, per troppe donne è ancora un lusso che non si possono permettere.
«Questi soldi finti rappresentano la concreta mancanza di aiuti per chi vive una vita reale di paura. Il Reddito di Libertà è una misura potenzialmente salvavita, ma se resta senza copertura economica, resta anche senza senso», ha dichiarato una delle manifestanti, poco prima di essere identificata dalla polizia.
L’azione – rapida, simbolica, pacifica – si è svolta nel giro di pochi minuti. Ma il messaggio è arrivato forte e chiaro. Per il collettivo “Bruciamo Tutto” si è trattato di una “resistenza civile nonviolenta”, studiata per smuovere le coscienze e per costringere le istituzioni a una riflessione: quanti diritti possono essere garantiti con fondi che bastano solo per una manciata di richieste?
Le attiviste, già note per altre azioni simili in città, hanno scelto il Ministero dell’Economia come teatro della protesta proprio per sottolineare il nodo cruciale: i finanziamenti. Troppo pochi, troppo lenti, troppo incerti. E intanto, le vite delle donne – e spesso anche dei loro figli – restano sospese, in pericolo.
Il blitz si è concluso senza tensioni, mentre le ragazze sono state poi identificate dalla polizia.
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