Bilancio regionale, la denuncia della Cgil: “Manca una proposta di metodo concertativo” – isNews
De Socio: “Queste audizioni rischiano di avere poca efficacia se non si struttura un confronto costante prima di assumere decisioni”
CAMPOBASSO. Bilancio regionale: sono in corso in questi giorni le audizioni dei rappresentanti del partenariato sociale ed economico molisano. La Cgil del Molise da tempo denuncia la mancanza di una proposta di metodo concertativo che dia reale possibilità ai diversi portatori di interesse di incidere concretamente nella programmazione e nello sviluppo delle diverse attività che sono oggetto anche di ingenti risorse legate alla programmazione ordinaria e straordinaria dei diversi fondi europei.
Solo poche settimane fa la stessa Cgil aveva proposto una nota di dissenso e oservazioni critiche riferite alla riprogrammazione FESR – FSE+ 2021 – 2027 che oggi, nel corso dell’audizione, sono state integralmente riproposte.
Il segretario regionale del sindacato molisano, Paolo De Socio, parlando di metodo ha poi ribadito che “ queste audizioni rischiano di avere poca efficacia se non si struttura un metodo di confronto costante prima di assumere decisioni che peseranno sul futuro della nostra Regione” e ha poi sottolineato ad alta voce che “ è impossibile far pagare a lavoratrici e lavoratori molisani il peso di una tassazione regionale elevatissima senza che ci siano infrastrutture adeguate e servizi degni di questo nome”. Dal Segretario della CGIL sono arrivate anche richieste di delucidazione sul perché, da parte di chi ci sta governando, c’è tanta reticenza nell’individuare responsabilità per i ritardi e la sofferenza di un bilancio ingessato a causa di un’eredità fatta di rendiconti impugnabili e impugnati che denunciano un debito strturale quasi ventennale derivante prevalentemente dal debito sanitario.
“Nelle scorse ore” – ha detto De Socio – abbiamo dato mandato ai nostri uffici legali di produrre un intervento ad adiuvantum nel giudizio promosso presso il TAR Molise da un cittadino elettore rappresentato dai legali Di Pietro, Ruta e Zezza che, semplificando, sostiene le giuste ragioni del fallimento del pluriennale commissariamento in sanità senza che ci siano stati risultati tangibili e migliorativi sia in termini economici che di servizi offerti al territorio”.
“ Non è più tollerabile” – conclude il Segretario Generale della CGIL Molise “che in questa Regione si continuino ad accumulare ritardi e a operare scelte sbagliate senza che paghi mai nessuno. Anzi! Gli unici a pagare sono lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati che il sindacato, come portatore di interesse diffuso, intende rappresentare e proprio per questa ragione non escludiamo nessuna azione compresa quella di produrre un ulteriore intervento legale mirato alla verifica della legittimità della tassazione pagata da cittadini e imprese di questa Regione”.
Source link