Ambiente

Barilla, 126mila chili di plastica eliminati dal packaging – In breve

Barilla celebra la Giornata Internazionale delle Foreste e la Giornata Mondiale dell’Acqua, il 21 e il 22 marzo, rinnovando il suo impegno per la sostenibilità. L’azienda, ad oggi, ha eliminato circa 126.000 chili di plastica superflua nel packaging della pasta e, ogni anno, utilizza quasi 160.000 tonnellate di carta e cartone provenienti da filiere responsabili. Ha inoltre ottimizzato l’uso delle risorse idriche, riducendo del 21% il fabbisogno di acqua per tonnellata di prodotto rispetto al 2010. E non è ancora tutto: dal 2022, accanto allo stabilimento di pastificazione, sorge nella campagna parmense AgriBosco, un bosco di 23 ettari con 3.000 alberi autoctoni che ogni anno assorbono 13mila chili di CO₂. Del resto sin dalle origini, nel 1877, Barilla ha fatto della sostenibilità “l’unico modo di fare impresa, integrandola in ogni aspetto – spiega l’azienda in una nota -: dalle filiere produttive al packaging, fino alla gestione delle risorse naturali”. Il tutto “con l’obiettivo di offrire prodotti di alta qualità a basso impatto ambientale – spiega – massimizzando al contempo il benessere delle persone e delle comunità”. Emblema di questo impegno è la Blue Box, l’iconico pack che contraddistingue il marchio Barilla, realizzata con cartoncino in fibra vergine e inchiostri a basso odore, che migliorano la riciclabilità delle confezioni nella filiera della carta. Eliminata la finestrella di plastica, nel 2023 Barilla ha ricevuto il prestigioso premio “Best Packaging” dall’Istituto Italiano Imballaggio. Quanto all’acqua, solo nel 2023 l’Azienda ha riutilizzato 112.029 Mega litri di acqua, pari al 5% del volume totale prelevato, in un’ottica di circolarità e responsabilità. 

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