Bari, a 14 anni dall’omicidio Mizzi il ricordo della città
È la sera del 16 marzo 2011. Giuseppe Mizzi esce di casa per andare a comprare un pacchetto di sigarette e, sulla via del ritorno, in via Venezia, a pochi passi dalla piazza principale del quartiere Carbonara, viene freddato con sei colpi di pistola alle spalle. Giuseppe viene assassinato a 39 anni, vittima innocente di un tragico scambio di persona in un agguato mafioso. Giuseppe era nel posto giusto, vicino casa sua, era la mafia a trovarsi nel posto sbagliato e al momento sbagliato.
Sono passati 14 anni da quell’omicidio, per cui è stato condannato all’ergastolo il boss barese Antonio Battista (ritenuto affiliato al clan Di Cosola) e la città di Bari non dimentica lo sguardo di Giuseppe, un uomo buono, un padre e marito esemplare, con mille progetti, dedito alla famiglia e al lavoro.
Questa mattina il sindaco Vito Leccese ha deposto una corona di fiori sotto la targa in sua memoria, che campeggia in via Venezia. Presenti alla cerimonia i familiari di Giuseppe, il prefetto Francesco Russo, il questore Massimo Gambino, la presidente del Municipio IV Maria Chiara Addabbo, l’assessora regionale alla Legalità e Antimafia sociale Viviana Matrangola e il referente regionale dell’associazione Libera don Angelo Cassano.