Friuli Venezia Giulia

bando da 2 milioni per avvio start up innovative

“L’obiettivo del nuovo bando a sostegno delle start up, con una dotazione di due milioni di euro, è quello di promuovere e sostenere gli investitori proprio nelle fasi di avvio e sviluppo di nuove imprese innovative regionali, favorendo programmi di crescita pluriennali nei settori più avanzati tecnologicamente nell’ambito del sistema manifatturiero e del terziario del Friuli Venezia Giulia. I contributi a fondo perduto rappresentano un’opportunità preziosa per sostenere nuova imprenditorialità e promuovere lo sviluppo economico del territorio”. Lo ha sostenuto oggi l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, dopo l’approvazione della delibera di Giunta – proposta di concerto con l’assessore alle Finanze, Barbara Zilli – inerente al nuovo bando del Pr Fesr 2021-2027 finalizzato alla concessione di incentivi a fondo perduto per il sostegno e la creazione e lo sviluppo di start up innovative. La dotazione finanziaria del nuovo bando ammonta a due milioni di euro.

“La nostra Regione – ha affermato l’assessore Zilli – continua a essere ai primissimi posti a livello nazionale nell’utilizzo delle risorse della Programmazione europea e nella qualità dei progetti proposti e finanziati. Anche questo bando rappresenta un esempio virtuoso di come vengono utilizzati i fondi europei del Pr Fesr. L’impegno dell’Amministrazione – ha evidenziato l’esponente della Giunta con delega alle Finanze – è volto ancora una volta a sostenere l’innovazione e la competitività del sistema regionale, in particolare dando nuove opportunità anche ai giovani con l’obiettivo della crescita e dello sviluppo economico e sociale delle comunità territoriali del Friuli Venezia Giulia”. “Non si tratta – ha aggiunto ancora Bini – della prima misura messa in campo dalla Regione per queste piccole imprese innovative: già nella scorsa legislatura ci sono stati due bandi a favore delle start-up giovanili (2019 e 2021), per complessivi 8 milioni di euro. Il Friuli Venezia Giulia, regione avanzata e piccola – e quindi più duttile al cambiamento – si candida a essere in prima linea nell’innovazione in ambito tecnologico, forte anche del suo sistema della ricerca. Non a caso, gli investimenti in infrastrutture tecnlogiche e innovazione sono centrali all’interno dell’Agenda FVG Manifattura 2030. Come emerso dallo studio condotto da The European House Ambrosetti – ha concluso Bini – la nostra è la quarta Regione d’Italia per la spesa in ricerca e sviluppo (che vale l’1,7% del Pil) ed è prima per incidenza di start-up innovative”.

Per quanto riguarda il nuovo bando, potranno presentare domanda le imprese iscritte nell’apposito Registro dedicato alle start up innovative con sedi operative in Friuli Venezia Giulia. Oltre ai progetti avviati successivamente alla presentazione della domanda saranno ammissibili anche le proposte progettuali avviate in precedenza, a partire dal primo gennaio del 2024. Il limite minimo di spesa ammissibile per ciascun progetto è pari a 12.500 euro, mentre il limite massimo di contributo è di 100 mila euro. Grazie all’applicazione del “de minimis” è stato possibile – come si legge nella delibera – stabilire un’intensità di aiuto rilevante, pari al 50 per cento della spesa ammissibile. In particolare, le spese ammissibili riguardano spese di avvio e sviluppo impianto, spese di investimento, per l’ottenimento e convalida dei brevetti, spese per l’acquisizione di servizi forniti da centri di coworking, spese per consulenze e servizi per l’accompagnamento imprenditoriale. La presentazione delle domande avviene tramite il sistema informatico della Regione predisposto da Insiel per i bandi Pr Fesr ed è prevista a partire dal 15 maggio e fino al 16 giugno 2025. Le graduatorie del bando saranno poi approvate dalle Camere di commercio entro 150 giorni dal termine ultimo della domanda di presentazione.


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