Bagnini, sul servizio di salvataggio la trattativa è in stallo: «Così avremo spiagge chiuse»
FERMO Stagione balneare ai blocchi di partenza, ma i bagnini potrebbero non essere sufficienti a coprire il servizio di salvataggio. «Attendiamo novità da Regione e capitaneria», dice Cristiano Gasparretti, responsabile salvataggio costa fermana.
La formazione
Intanto, è in corso la formazione «abbiamo buoni numeri, frutto di un bel lavoro fatto dall’azienda locale che svolge attività di servizio di salvataggio investendo per trovare ragazzi, anche con iniziative direttamente all’interno delle scuole, e con una promozione attraverso la quale i ragazzi possono fare il corso che pagheranno con l’attività di lavoro durante l’estate. Anche così – spiega Gasparretti – abbiamo alzato il numero degli iscritti in maniera consistente. Saranno circa 40 i nuovi brevetti nel Fermano che si aggiungeranno a quelli che già c’erano, nel 2024 erano 105 persone ma c’è da considerare che ogni anno, si perde circa il 35% dei ragazzi che vanno all’università o trovano lavoro, quindi ogni anno vengono riconfermati circa 60 o 70 persone. Tra l’altro, quest’anno il comune di Fermo, vuole inserire figure in più, dato che la stagione durerà un po’ di più». La stagione parte dunque già in salita.
I brevetti
«Se gli chalet saranno aperti da maggio a settembre – aggiunge -con ombrelloni e lettini devi avere salvataggio, ma si sta dibattendo perché i comuni hanno fatto la voce grossa per dire che nei giorni feriali non hai nessuno in spiaggia, idem per il 20 settembre. Così, obblighiamo le attività a stare con la spiaggia chiusa. Dunque, si sta cercando una soluzione su questo, soluzione che ad oggi ancora non c’è. Non è stato ancora messo niente nero su bianco, non c’è un’ordinanza ne una comunicazione ufficiale ma tutti i concessionari si lamentano per questa incertezza e vorrebbero sapere adesso cosa devono fare. La vecchia ordinanza parte dal primo week end di giugno, poi c’era una settimana di stop e dal secondo week end di giugno fino al primo settembre. Invece, ora dicono dal primo giugno a settembre. Sarebbe una modifica importante. Gli anni passati, dal primo giugno c’era un operatore ogni 2 postazioni». Mentre «prima – ha ricordato Gasparretti – si poteva stare aperti con l’elioterapia e la bandiera rossa con divieto di balneazione non essendoci il servizio di salvataggio, questo non è più permesso e ti dicono che se sei aperto, devi avere il salvataggio e a questo si oppongono le associazioni di categoria perché non riescono a sostenere il servizio se ci sono poche persone. Perché, un conto è cercare per maggio 40 bagnini, un contro è doverne reperire 15, senza contare poi che molto dipende dalla disponibilità dei ragazzi che sono a scuola o all’università fino a fine giugno, se non gli inizi di luglio».
I numeri
Numericamente, i nuovi brevetti saranno utili a coprire l’intera stagione del servizio, ma non potranno di certo essere pronti subito «c’è da tenere conto del fatto -ha considerato Gasparretti- che i nuovi brevettati comunque potranno iniziare a lavorare non prima di fine giugno, perché poi c’è chi ha gli esami di maturità o quelli all’università e quindi, su 35 persone magari ne possono lavorare 8. Questa è una problematica reale. Anche se grazie al progetto nelle scuole, almeno 35 ragazzi si troveranno, grazie al sacrificio economico dell’azienda locale di promozione, di questi ragazzi, pochi saranno a disposizione prima di metà giugno perché sono tutti studenti. A maggio e dopo il 10 settembre, resta difficile reclutare persone».