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Bach: “La boxe a Los Angeles ci sarà”. D’Ambrosi: “Premiate le nostre scelte”

La boxe alle Olimpiadi del 2028 a Los Angeles ci sarà. “È stata presa una decisione, che riguarda la reintroduzione della boxe nel programma delle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Dopo il riconoscimento provvisorio della World Boxing a febbraio, eravamo nella posizione di farlo. È una raccomandazione che dovrà essere valutata nel corso della sessione, ma siamo fiduciosi che venga approvata e che i pugili avranno la certezza di poter partecipare ai Giochi, se le federazioni nazionali sono riconosciute dalla World Boxing”, ha dichiarato il presidente del Cio Thomas Bach. Una frase che di fatto rende l’approvazione una semplice formalità.

Dopo l’esclusione dell’Iba, decisiva la nuova World Boxing

Il Cio aveva gestito la boxe a Tokyo 2020 e Parigi 2024 dopo aver sospeso e quindi espulso l’International Boxing Association (Iba) su questioni tra cui giudizio, governance, finanze. “Questa è una decisione molto significativa e importante per la boxe olimpica e porta lo sport un passo più vicino al ripristino del programma olimpico”, ha detto il presidente della nuova Wolrd Boxing, Boris van der Vorst. “Non ho dubbi che sarà accolta molto positivamente da tutti coloro che sono collegati alla boxe, a tutti i livelli in tutto il mondo, che comprendono l’importanza critica per il futuro dello sport della boxe che continua a rimanere parte del Movimento olimpico”.

D’Ambrosi: “Premiata la scelta della federazione italiana”

“Grazie alla decisione di traghettare la Federazione Pugilistica Italiana all’interno della World Boxing, oggi il pugilato italiano può vivere ed i suoi pugili, uomini e donne, possono sognare, indossando la maglia azzurra della Fpi, il traguardo olimpico. Il cordone ombelicale con il vecchio sistema si è rotto definitivamente”, ha commentato il presidente della Fpi, Flavio D’Ambrosi.


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